Schiacciano e uccidono oltre 100 animali

L’orribile mattanza sabato notte in via Unità. Sterminati anatroccoli e coniglietti, galline decapitate. Ipotesi rito satanico
Di Filippo De Gaspari

SPINEA. Carneficina nel rifugio degli animali. Nella notte tra sabato e domenica uccisi con spietatezza inaudita oltre un centinaio tra porcellini d’india, anatroccoli, galline, coniglietti nani: tutti trovatelli, recuperati abbandonati o feriti dai volontari e ristabiliti nell’oasi, in un viottolo all’interno di via Unità. L’assurda mattanza, all’interno della sede dell’associazione “Sos Natura”, ha colpito tutti a Spinea per la crudeltà inflitta ai poveri animali: in pochi minuti ignoti si sono introdotti nei recinti dell’associazione colpendo senza pietà gli animali svegliati di soprassalto, sterminando praticamente l’intera popolazione di roditori, pennuti e conigli da compagnia presenti all’interno della struttura.

Sabato sera il presidente Enrico Piva aveva chiuso i battenti della sede dopo le 23. Ieri, tornato nella casa degli animali, si è trovato al centro di un mattatoio. Quasi tutti gli animali, un centinaio, sono stati presi a bastonate sulla testa, schiacciati con i piedi o divenuti preda di un cane presumibilmente di grossa taglia. Qualcuno potrebbe essere morto molto dopo, per le ferite riportate, al termine di una terribile agonia. Alcune galline sono state trovate addirittura decapitate. Gli animali erano tutti ricoverati in recinti all’aperto, dunque facilmente raggiungibili, per la filosofia stessa dell’associazione, che non prevede la reclusione in gabbie o recinti troppo piccoli, tranne che in particolari casi. Ignoti, per ora, gli autori del massacro, ma Piva ha i suoi sospetti: «Ieri (sabato, ndr) avevo quasi un presagio», racconta, «non sono andato a letto tranquillo. Credo che qualche invidioso abbia fatto tutto questo. Gente che sapeva dove e come colpire, magari per poter avere le autorizzazioni per aprire una struttura simile». Una presenza scomoda dunque, ma al di là dei motivi restano gli effetti e soprattutto i modi: si è salvata solo qualche gallina chiusa in gabbia, alcune oche e pochi cuccioli che riposavano in una zona più nascosta. Nessuno, anche tra i vicini, sembra essersi accorto di nulla. Ieri a Piva e ai volontari non è rimasto che raccogliere le carcasse degli animali rimaste sul terreno, mestamente riposte in casse e portate via. Ieri il rifugio appariva desolatamente vuoto e silenzioso. Piva raccoglie gli animali selvatici feriti in giro per tutto il Veneto da almeno 15 anni. Nel suo rifugio, provvisorio, in via Unità, trovano ospitalità anche animali a rischio di abbattimento o abbandonati. Il presidente ha subito denunciato l’accaduto ai carabinieri, che hanno immediatamente avviato le indagini per risalire ai responsabili della strage. Tra i volontari e i curiosi accorsi a vedere la strage anche una raccapricciante ipotesi: che a compiere l’orribile gesto possano essere stati satanisti, in una notte di luna piena come quella di sabato. Tanta la solidarietà nei confronti dell’associazione e del suo presidente. Già partita una raccolta fondi per sostenere la onlus e aiutarla a riprendersi: l’Iban è IT 14 I 0899036330014010001687, il codice fiscale 901741500273.

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