Scherza con l’amico e gli spezza le braccia

Condannato un ragazzo di 19 anni che ha fatto fare un volo a un coetaneo ferendolo

MIRA. Uno scherzo, tra coetanei, che si è risolto in maniera grave e che poteva avere conseguenze anche peggiori. Alza l’amico e lo getta a terra per gioco, spezzandogli entrambe le braccia e rompendogli una costola. Per questo un diciannovenne è stato condannato a 400 euro di multa per lesioni colpose dal giudice di pace di Venezia e al risarcimento dei danni per la parte civile in 5 mila euro e alla condanna al pagamento delle spese legali per oltre 2600 euro.

Ma ecco i fatti. Nel giugno del 2013 un gruppo di ragazzi dell’età compresa tra i 18 e 20 anni, si trovavano, di sera, nei pressi delle scuole medie di Mira come quasi tutti i giorni accadeva. Ad un certo punto Federico Zecchi di Martellago, di 19 anni all’epoca ,ha preso un giovane di costituzione più minuta di lui, Alessandro Merlin, di Mira, e dopo averlo posizionato sulle proprie spalle con le gambe dietro la sua schiena e la faccia che guardava il ventre del Merlin, lo ha lanciato in aria dietro la propria schiena, togliendosi da sotto.

Il giovane che è caduto a peso morto al suolo si è spezzato tutte e due le braccia e si procurato una frattura alla costola di destra con lesioni guaribili in oltre 40 giorni. Zecchi con i suoi avvocati ha cercato di sostenere una linea difensiva che declinava ogni responsabilità alla vittima la quale a suo avviso si sarebbe avventurata a proprio rischio e pericolo da sola salendo sulle sue spalle e avrebbe perso l’equilibrio cadendo.

Il Giudice di pace ha invece ritenuto di accogliere la tesi sostenuta dall’accusa e dalla parte civile con l’avvocato Ermes Mozzato ritenendo il fatto censurabile sotto il profilo penale. Il Giudice di Pace sin, fa saper l’avvocato Mozzato, aveva consigliato le parti a raggiungere un accordo, ma ciò non è mai avvenuto perché Federico Zecchi non ha ritenuto di fare alcuna proposta ritenendo di essere totalmente innocente. Ma ora è arrivata la condanna.
 

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