Scempio alla darsena, alberi decapitati

SOTTOMARINA. Alberi decapitati, rami segati, e uno scenario apocalittico. Da giorni in molti si stanno chiedendo cosa sia successo agli alberi del parchetto comunale dato in concessione alla darsena Mosella che sono stati sottoposti a una potatura che definire radicale, equivarrebbe ad usare un eufemismo. In altri termini un vero e proprio scempio. Gli alberi ora sono più simili a dei pali di ormeggio per barche suscitando la facile battuta che siano più in sintonia con il contesto nautico vicino. Fatto che sta che il parchetto, di cui il concessionario deve garantire la fruizione pubblica, da giorni appare ancora più spoglio di prima. «Spesso ci sono rifiuti per terra», raccontano alcune persone che sono solite fare quattro passi nella zona, «e capita anche di vedere persone poco raccomandabili, già nelle prime ore del mattino. Ora anche lo scempio della potatura estrema di cui non si riesce a capire il motivo».
Qualcuno avanza anche il dubbio che una simile operazione possa aver compromesso la crescita delle piante e il ritorno delle chiome verdi per la prossima primavera. Qualche segnalazione è arrivata anche in Comune dato che si tratta pur sempre di un terreno pubblico dato in concessione ai privati che devono sottostare a alcune regole per poterla mantenere. «Sto facendo alcune verifiche con gli uffici per capire cosa sia successo», assicura l’assessore al demanio, Elena Segato, «appena avrò il quadro della situazione potrò essere più chiara».
L’unica giustificazione per un’operazione tanto radicale è che gli alberi fossero malati e avessero bisogno di una terapia d’urto. Anche in passato la gestione del verde ha creato qualche malumore tra i residenti del centro di Sottomarina, soprattutto in viale San Marco e viale Trieste, dove alcuni pini marittimi decennali sono stati sradicati. (e.b.a.)
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