Scatta la protesta degli addetti ai servizi dell’aeroporto Marco Polo di Venezia

Caos su turni e carenza di personale, scioperano i dipendenti di Aviation Service. E anche gli addetti alla vigilanza si preparano allo stop, previsto per il 17 luglio

Marta Artico

VENEZIA. Sciopero del personale di terra dei servizi aeroportuali. Si annuncia un altro sabato caldo sul fronte dei disagi per i passeggeri al centro dei riflettori in questa estate di ripresa dei voli. Aviation Service ha proclamato sciopero dalle 10 alle 14 di oggi all’Aeroporto Marco Polo, dove in queste ultime settimane i turisti si trovano a fronteggiare code per i controlli di sicurezza e per l’imbarco, a causa della mancanza di personale e di un ingranaggio che no

Ovviamente solo una parte del personale potrà aderire, viste le norme che regolano il trasporto aereo e i sevizi minimi che vanno garantiti regolamentati a livello nazionale dagli organi controllori.

L’agitazione è stata indetta da Fit Cisl e riguarda diversi servizi, dall’accettazione al carico scarico bagagli. Le motivazioni dello sciopero dei servizi di handling sono state oggetto di incontri tra le parti con l’interessamento della Prefettura, ma finora non si è raggiunta la quadra tra sindacati e Save. «Turni non appropriati», spiega Ivano Traverso coordinatore regionale veneto delle attività aeroportuali, «ma anche mancanza di personale, carichi di lavoro che non consentono di lavorare in sicurezza, problemi legati alle retribuzioni basse». Tra questi, anche la questione dei contratti brevi. «Troppo brevi», chiarisce il sindacalista, «puoi anche vantarti che assumi dieci, venti, cento persone, ma se a queste proponi contratti che durano un mese o due e paghe che vanno dai 700 ai mille euro, chi accetta?».

Non solo: «Ricordiamoci che non chiedono di lavorare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, in un aeroporto si parla di turni, di lavoro festivo, notturno, del fine settimana». Sono diversi i problemi che si sovrappongono. Tra questi i locali che non trovando personale della ristorazione, baristi cuochi e camerieri, non riescono a tenere aperto nei turni stabiliti. Precisa: «E garantire il servizio adeguato ai passeggeri».

Non intende mollare anche il personale della vigilanza privata, che doveva incrociare le braccia il 9 luglio. Spiega Fisascat Cisl: «La commissione di vigilanza ha bloccato la data del 9 luglio adducendo, nelle sue motivazioni, le date vicine in cui altre organizzazioni sindacali hanno dichiarato lo sciopero». Il sindacato, dunque, ha formulato una nuova proclamazione di sciopero aeroportuale per domenica 17 luglio dalle 14 alle 18.

«Bisogna continuare a garantire il diritto di sciopero ai lavoratori che sono ritenuti indispensabili e insostituibili quando devono svolgere i loro doveri, e di cui ci si dimentica quando bisogna rinnovare il contratto e dare atto della loro professionalità. Il nostro obiettivo era e rimane quello di continuare lo stato di agitazione fino alla riconquista del tavolo contrattuale e alla sottoscrizione del contratto nazionale. La nostra determinazione non avrà tregua».

Argomenti:cronaca

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia