Scarpa, dalla “spiaggia fascista” a opinionista radiofonico
Radio Padova ha deciso di sfruttare la notorietà del gestore dello stabilimento Playa Punta Canna Lui si diverte. «Vogliono pareri sulle notizie del giorno e io rispondo». La sua ricetta? Il manganello
SOTTOMARINA. Dai proclami fascisti a opinionista alla radio. Gianni Scarpa, il bagnino “fascista” di Playa Punta Canna, mette a segno un altro punto nella sua scalata alla notorietà e da ieri, fino a fine agosto, sarà ospite fisso della rubrica “Morning show” di radio Padova. Un collegamento dalla spiaggia ogni mattina per commentare, nel suo singolare stile, i fatti del giorno.
Al debutto, ieri, gli speaker Barry Mason e Alberto Gottardo hanno chiesto a Scarpa considerazioni sull’ondata di scippi in corso a Padova e sulla decisione di Al Bano di chiudere il profilo Facebook.
«Una cosa simpatica», commenta Scarpa, «non avevo mai avuto contatti con radio Padova, mi hanno cercato loro per propormi un collegamento in cui ringraziare i padovani, che sono una grossa fetta dei nostri clienti, per l’appoggio che mi hanno dato nella vicenda delle scorse settimane». Dopo, cioè che Scarpa è stato denunciato per apologia del fascismo per alcuni cartelli esposti nello stabilimento. «Non sapevo nemmeno che durasse per tutto agosto», dice, «Io quello che penso lo dico, mi hanno chiesto dei borseggiatori e di Al Bano. Io non navigo in Rete e non mi interessano le tecnologie, amo il contatto diretto con le persone, guardarle in faccia. Che bisogno aveva Al Bano di aprire un profilo? Era evidente che poi qualcuno poteva inserire commenti che non gli sarebbero piaciuti».
Playa Punta Canna è diventato famoso per la scenografia, che inneggiava a Mussolini e al fascismo, e per i proclami, poco ortodossi, che Scarpa ogni mezz’ora lancia dal microfono dello stabilimento. Sull’onda del fenomeno mediatico, Mason e Gottardo, hanno pensato di coinvolgere Scarpa nella striscia mattutina. «È una persona molto genuina», spiegano i due conduttori, «esce con affermazioni molto forti tipo “i borseggiatori li manganellerei sui denti” . Gianni ha dimostrato di avere i tempi radiofonici e anche l’ironia necessaria per un programma come il nostro».
E anche Scarpa ammette di essersi divertito. «È stata una cosa leggera», spiega il bagnino, «mi chiedono cosa ne penso di alcuni fatti di cronaca e io lo dico, senza tanti giri di parole. Credo abbiano pensato a me perché Padova e provincia sono il nostro bacino principale. Devo dire che ho ricevuto molte manifestazioni di affetto da clienti padovani». Per gli interessati l’appuntamento con le opinioni del bagnino “fassista”, come è stato ribattezzato, è tutte le mattine dalle 7 alle 9. 30, con incursioni in spiaggia tra un blocco musicale e l’altro.
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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