Scambisti, nuovo club. Musile la zona più hot del Veneto
MUSILE. Sono tornati gli “scambisti” a Musile. E già più di qualcuno grida allo scandalo. Nella villa lungo la statale 14, dopo la Fossetta, infatti, sono pronti a rilanciare la casa della trasgressione, quella che era stata chiusa in fretta e furia dopo alterne vicende e acquistata da una società che voleva aprire un ristorante specializzato nella carne, soprattutto bolliti.
Invece torna la “carne” più viva che mai, quella di uomini e donne pronti a lasciarsi andare negli incontri ravvicinati, scambi sessuali che avevano reso famosa la magione sulla Triestina, tra saune bollenti e incontri roventi nelle segrete stanze.
Il ristorante annunciato non è stato aperto in quanto pare mancassero alcune autorizzazioni per poter aprire regolarmente un pubblico esercizio lungo la statale con un ingresso scomodo e pericoloso lungo l’arteria che avrebbe richiesto ulteriori interventi di natura viaria.
Diversamente, per un club privato con ingresso riservato esclusivamente ai soci, in questo caso scambisti, non erano necessarie le stesse autorizzazioni e così è più facile riaprire il locale più discusso del basso Piave, oggetto di tabù e pruriginosi commenti.
La prima gestione era stata piuttosto sottotraccia, tanto che all’inaugurazione ufficiale con tanto di festa rivolta agli scambisti del Triveneto i curiosi erano stati invitati in modo piuttosto convincente ad allontanarsi e non farsi più vedere.
Questa apertura non è da meno: è stata già inaugurata senza pubblicità, ma sembra con molto successo. E si ricollega geograficamente alle avventure estive a luci rosse lungo la spiaggia del Mort tra Eraclea e Jesolo, quindi anche alle feste e agli eventi a luci rosse che si erano tenute in un hotel di Noventa, poi interrotti.
Ma anche agli incontri in ristorante o nel parcheggio famosi per gli incontri di questo tipo. Adesso il clamoroso ritorno in sordina, ma che candida la zona di Musile come la più hot del Veneto Orientale. —
Giovanni Cagnassi
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