Scambio di coppie e sesso trasgressivo Noventa si divide

Domani e sabato l’atteso appuntamento all’hotel Base. Il sindaco: «L’importante è che non avvengano reati»

di Giovanni Cagnassi

NOVENTA. Scambio di coppie, Noventa teme di diventare il nuovo "distretto del sesso libero". Ma gli albergatori locali fanno quadrato attorno all'hotel Base che ospiterà il raduno domani e sabato prossimo, stesso posto, stessa festa dell'anno scorso. Ormai non è più un segreto e il delegato dell'associazione veneziana albergatori, Maurizio Trevisiol, sta con il collega: «È un imprenditore del turismo, persona assolutamente rispettabile e dalla morale specchiata. Se apre le porte della sua struttura a un'associazione regolare che non va contro la legge, non ci dovrebbero essere obiezioni, nè falsi moralismi attorno a questa festa-evento che anzi crea comunque lavoro per una struttura ricettiva e di riflesso per la località. Rappresento una categoria schiacciata dalle tasse, non nascondiamoci sotto le luci rosse, siamo persone responsabili e padri di famiglia. Sono persone che fanno parte di un'associazione, registrate, non ci sono minacce, sfruttamento, prostituzione. Vendiamo un servizio e per questo siamo pagati e se non fosse accaduto qui sarebbe accaduto altrove».

Certo sarà difficile che le cento coppie attese per domani sera abbiano molto tempo per fare shopping o andare a bere un caffè in centro. Forse approfitteranno per qualche acquisto all'outlet, una borsa firmata, un abito griffato, ma poi si chiuderanno nell’albergo, con piscina sopraelevata, megasalone per la cena, arredamento chic e di tendenza, finestre che cambiano colore. Il posto ideale per questo evento che sta facendo come sempre discutere. Il titolare, Bruno Basso, non ha voluto commentare, non ha neppure confermato l'evento, fedele alla serietà della sua professione che gli impone la massima privacy. Ma in rete la notizia viaggia da giorni, anche con il passaparola tra i locali che farebbero a gara per parteciparvi. Ma il raduno è riservato solo agli iscritte a un'associazione, selezionati dagli organizzatori del Trevigiano.

Il sindaco, Alessandro Nardese, si trova nella stessa posizione dello scorso anno. «Personalmente posso ritenere anche deplorevole una certa condotta», dice, «ma essendo io il sindaco, mi limito a preoccuparmi che non avvengano reati e che vi siano i giusti controlli da parte delle autorità competenti». Da poco riconosciuta città d'arte, per la gioia dell'outlet che può aprire anche la domenica, Noventa rischia di essere identificata come cittadina del vizio. E, infatti, nei bar e lungo le strade l'argomento è tra i più dibattuti. «Non ritengo che l'immagine del paese possa soffrirne», conclude il sindaco, «anche perché in altre città si svolgono questi incontri. Noventa è stata scelta più che altro per ragioni logistiche e per la presenza di strutture ricettive di un certo livello».

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