Scalise, il Mister Selfie di Mestre sbarca a Los Angeles
MESTRE. Ha aperto a Los Angeles il primo aprile The Museum of Selfie, esposizione interamente dedicata al mondo degli autoscatti. Con una parete italiana. O meglio, veneziana, con venti selfie del mestrino Riccardo Scalise, noto come “Mister Selfie”.
«Sono circa quattromila i selfie che ho realizzato nella mia vita», ci racconta Riccardo. «Quello di cui sono più orgoglioso è il selfie con Papa Francesco, scattato a Mirandola. Ma anche quelli con il Dalai Lama, Clint Eastwood, Al Pacino e Quentin Tarantino. Il sogno nel cassetto? Michael J. Fox e Barack Obama. Ora che non è più Presidente, è raggiungibile». Se non fosse per le distanze. Lo stesso motivo per cui Riccardo difficilmente riuscirà a vedere il museo: «Ovviamente mi piacerebbe. Sapere che i miei selfie sono stati esposti in un museo di settecento metri quadrati è una bella emozione. Però non credo che riuscirò ad andare a Los Angeles. Dovrei trovare un sponsor che mi paghi il viaggio».
Cosa, tuttavia, che per Scalise non sarebbe un’impresa particolarmente difficile: «Ormai ho raggiunto una certa popolarità. Sono amico di diversi Vip: alcuni comici di Zelig e alcuni inviati delle Iene. Tra l'altro, capita sempre più spesso che sia la gente a volersi fotografare con me. Fare selfie per professione? Sarebbe bello. Chissà…». In attesa di un lavoro, Riccardo continua a farsi fotografare con attori, cantanti e politici. Ma lui rimane in Veneto: sono loro a dover andare da lui. «È raro che faccia viaggi particolarmente lunghi. Sono stato a Torino per Christopher Lambert e a Milano per il Dalai Lama. Ecco, questa è forse la cosa più pazza che abbia mai fatto per un selfie, con le forze di sicurezza che provavano a bloccarmi. Ma alla fine ho avuto la meglio io: d’altra parte sono Mister Selfie!».
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