Scaletta sbagliata e scambio tra premi: confusione alla cerimonia

Il presidente Michael Mann inverte l’ordine del premio della giuria e del Leone d’Argento. Premiati costretti a scambiarsi i trofei: risolve tutto Laetitia Casta

VENEZIA. Confusione nell’assegnazione dei premi durante la cerimonia finale di Venezia69. Ecco cosa è successo in Sala Grande. La scaletta era sbagliata: sono stati invertiti il premio per la Migliore Regia e il Leone d'Argento. Chi ha materialmente sbagliato è stato il presidente della Giuria Michael Mann che ha letto la scaletta sbagliata.

Mann ha annunciato che il premio della Giuria per la Migliore regia andava a «The Master» di Anderson. Ma il premio per la regia va ad un regista e non a un film. I giornalisti in sala stampa hanno capito subito che qualcosa non funzionava. Intanto la premiazione è andata avanti: il premio «sbagliato» per la migliore regia a «The Master» è stato ritirato dall'attore Philip Seymour Hoffman che tra l'altro aveva appena vinto con Joquin Phoenix la Coppa Volpi maschile. Seymour ha ringraziato, è sceso dal palco e si era già seduto sulla sua poltrona.

A quel punto veniva annunciato sempre da Mann il secondo premio sbagliato: cioè, il Leone d'argento a «Paradise: faith» di Ullrich Seidl, che l'ha ritirato e ha fatto in tempo anche a ringraziare giuria e pubblico. Ma proprio sulle sue parole Laetitia Casta si è alzata e ha detto: «Un minuto, per favore, ci deve essere qualcosa che non va».

L'inghippo è stato subito colto sul palco da Mann, un po' meno dai due premiati, meno ancora dal pubblico in sala. Non si capiva chi era premio per regia e chi Leone d'argento. E' stato richiamato Seymour dalla sua poltrona, e gli è stato cortesemente chiesto, con un simpatico siparietto, di scambiare il premio con Siedl.

Lo scambio dei premi è avvenuto e i premi sono tornati a posto. Ma il pubblico in sala continuava a non capire chi avesse preso cosa. Un comunicato ufficiale ha infine chiarito la situazione almeno agli addetti ai lavori che l'hanno immediatamente ricevuto.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia