Scalabrin (Actv): «Bus per le frazioni vuoti»
La risposta dell’azienda ai residenti: «Non li usa nessuno. Li volete? Il Comune li paghi»
inaugurazione tram Marghera.
MIRA. «Le corse di collegamento fra le frazioni di Mira con gli autobus Actv? Costantemente vuote. Se il servizio continua così, rischia di essere chiuso con l’inizio del prossimo anno». A dirlo senza tanti giri di parole è Luca Scalabrin il presidente dell’Actv che dà così anche una risposta alle richieste di alcuni residenti e comitati, che lamentavano proprio a Mira, la carenza di autobus e corse.
«A Mira esiste da anni», spiega Scalabrin, «un servizio che si chiama Omnibus e che collega le frazioni di Marano, Borbiago, Oriago. Collega poi Mira Taglio con Gambarare e Mira Porte. Questo servizio che viene fatto con minibus e orari accessibili ha le corse sempre vuote. Così non si può continuare».
Scalabrin sottolinea che se gli enti locali vogliono più corse, sono liberissimi di farlo a patto però che ne paghino quota parte se il costo non viene sostenuto in termini aziendali. «Il Comune di Spinea ad esempio», dice Scalabrin, «ha un servizio interno di collegamento che di fatto si paga. Se il Comune di Mira vuole muoversi in questa direzione, è liberissimo di farlo. Da parte nostra poi abbiamo dato la massima disponibilità per sostituirele pensiline sulla Brentana».
Scalabrin poi ricorda che per istituire nuove corse, il metro di valutazione è sempre quello di verificare se la corsa è usata: «Actv non ha alcun interesse a istituire corse che viaggiano vuote. Se un servizio effettivamente risponde ad un numero di residenti e fruitori sufficiente le corse vengono realizzate. Va detto poi che le richieste per nuovi servizi vanno indirizzate alla Città Metropolitana che è il decisore politico». Il presidente Actv ricorda poi come resti attivo in queste settimane anche il controllo sui bus sulla linea 56, cioè quella che va Venezia a Padova, controlli che vengono effettuatiu da parte dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Alessandro Abbadir
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Video