Scade la cassa integrazione In ansia 600 operai Pansac
MIRA. Ansia e preoccupazione fra gli oltre 600 lavoratori e i sindacati alla Pansac International sul futuro dell’azienda. I lavoratori chiedono un incontro immediato con il ministero dello Sviluppo Economico e con quello del Lavoro. Il 21 settembre scade il termine dell’amministrazione straordinaria dei cinque siti industriali del gruppo che fu di Fabrizio Lori e che ora sono gestiti su incarico del ministero dall’avvocato Marco Cappelletto. Scade pure il 21 settembre la proroga della cassa integrazione straordinaria. Ad ora i lavoratori non sanno nulla, neanche quali siano le offerte di acquisto o di affitto di ramo d’azienda che sono pervenute con la chiusura del bando internazionale lo scorso 16 agosto. Sono trapelate delle indiscrezioni: il sito di Mira starebbe per essere venduto ad una azienda di Salerno. Sfuma sempre più invece un interessamento da parte dell’ex presidente di Confindustria Luigi Brugnaro. Fra le altre notizie che arrivano sempre in via ufficiosa, ci sarebbe la riconferma a giorni da parte del Ministero dell’avvocato Marco Capelletto a commissario straordinari fino a fine anno. I lavoratori però lanciano un appello alla chiarezza. «Le Rsu e i lavoratori dello stabilimento di Mira», spiegano in un comunicato, «vogliono esprimere tutta la loro preoccupazione, derivante dalla totale assenza di notizie certe riguardo il loro futuro. La data del 21 settembre, data ultima dell'amministrazione straordinaria e della Cigs è ormai alle porte e ad oggi non abbiamo ancora una data per il previsto incontro al ministero dello Sviluppo economico come non sappiamo ufficialmente se ci siano state delle offerte per lo stabilimento di Mira. Chiediamo con forza un'incontro al Mise e al Commissario Cappelletto, per conoscere lo stato della procedura di vendita e almeno sapere se dal 22 settembre potremo ancora godere degli ammortizzatori sociali, cosa per noi di vitale importanza». Sulla linea dei lavoratori anche il segretario della Filtcem Cgil Riccardo Coletti . «La situazione rischia di diventare drammatica», dice Coletti, «se non verrà rinnovata l’amministrazione straordinaria, la cassa integrazione e si scoprirà che le offerte di acquisto non ci sono o sono insufficienti». Ad ora la proroga della cassa integrazione ha coperto i mesi di i mesi di luglio, agosto e settembre. Il provvedimento firmato riguarda 685 lavoratori degli stabilimenti di Marghera, Malcontenta e Ravenna, di questi 440 sono impiegati a Mira. Gli stabilimenti del gruppo Pansac International costano nel bando complessivamente la cifra base di 34 milioni di euro. Nei cinque siti della Pansac sono in organico 685 dipendenti.
Alessandro Abbadir
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