Scabbia a scuola pure a Veternigo

Il caso si aggiunge ai due registrati a Spinea. Sindaci e Asl rassicurano i genitori

SANTA MARIA DI SALA. «Volevo rassicurare i cittadini di Veternigo che il caso di scabbia alla scuola elementare è sotto controllo. Volevo informare tutti i portatori e portatrici di interesse che l’Asl 13 è già intervenuta e ha effettuato la disinfestazione tramite l’ufficio igiene. Volevo altresì dirvi che i pidocchi forse sono più problematici. La scabbia fa più paura perché non la si conosce. Il pediatra, purtroppo, ha diagnosticato la scabbia dopo una settimana, credendo fosse dermatite. Resto a disposizione». È il messaggio pubblicato ieri sulla sua bacheca Facebook del sindaco di Santa Maria di Sala Nicola Fragomeni, dopo che nella serata di venerdì è uscita la notizia della vicenda scabbia all’istituto Papa Sarto.

Questo va ad aggiungersi ai due di Spinea, uno all’asilo Grimm e l’altro all’elementare Nievo. In entrambe le situazioni, però, le lezioni sono proseguite in questi giorni senza alcun problema e lo stesso accadrà domani, con gli studenti che andranno in classe come un normale giorno.

L’azienda sanitaria ha già chiarito quali sono le disposizioni da tenere, e lo stesso ha fatto con i genitori dei piccoli, per evitare il propagarsi della malattia. Dai due Comuni di Spinea e Santa Maria di Sala, gli amministratori fanno comunque sapere che tutto è sotto controllo. Lo hanno ribadito al telefono sia Fragomeni sia il collega spinetense Silvano Checchin, specificando che non esistono né altri casi, né rischi per un eventuale contagio tra persone che sono state vicine alle tre su cui è stata diagnosticata la scabbia. I sindaci tranquillizzano i genitori e il personale. «Per quanto ci riguarda», continuano Fragomeni e il suo assessore all’Istruzione Enrico Merlo, «abbiamo fatto la disinfestazione e la scabbia non è stata presa a scuola. Purtroppo il pediatra aveva diagnosticato la dermatite, accorgendosi più tardi della scabbia ma non ci sono altri problemi». (a.rag.)

Argomenti:scabbiascuola

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia