Scabbia a scuola, profilassi attivata

Segnalato un caso, diffusa ai genitori una circolare dell’Usl 3
Foto Agenzia Candussi/Baschieri/ Mestre, via del Gazzato 6/ Scuola Marconi
Foto Agenzia Candussi/Baschieri/ Mestre, via del Gazzato 6/ Scuola Marconi
Un caso di scabbia ha riguardato in questi giorni la scuola elementare Munaretto della Cipressina. Il plesso, che rientra tra quelli dell’Istituto comprensivo Parolari, è stato subito interessato dalla necessaria profilassi prevista in questi casi, ma non è stato chiuso.


Lunedì una famiglia ha informato i dirigenti scolastici della scoperta del problema al loro bambino, e subito si è attivata anche la Usl 3, mentre dalla scuola sono partite le necessarie lettere di avviso ai genitori di tutti gli altri alunni con le indicazioni dell’azienda sanitaria.


La scabbia è una infestazione contagiosa della pelle. Si verifica tra gli esseri umani e in altri animali. È stata classificata dalla Organizzazione Mondiale della Sanità come una patologia legata all’acqua, ed è causata dall’acaro
sarcoptes scabiei
, un parassita molto piccolo e di solito non direttamente visibile, che si inocula sotto la pelle del soggetto colpito provocando un intenso prurito allergico. La scabbia può essere trasmessa dal contatto con alcuni oggetti magari molto sporchi, ma più spesso dal contatto diretto tra la pelle di più individui, con un elevato rischio dopo un contatto prolungato. L’infestazione iniziale richiede da quattro a sei settimane per diventare sintomatica. Tuttavia, molto spesso, al primo caso nelle scuole non ne seguono altri, e in questo senso è fondamentale anche la profilassi che passa da una pulizia approfondita degli spazi e dei mobili in cui si è scoperto il caso singolo, all’uso di prodotti specifici per pulire e disinfettare la pelle del soggetto colpito dal piccolo acaro. Un episodio simile si è verificato a inizio settimana anche all’asilo nido integrato di San Pietro in Volta sull’isola di Pellestrina, ma in quel caso è stato necessario chiudere i locali a tutela dei bambini molto piccoli.


Simone Bianchi


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