Sbalzato dall’auto travolto e ucciso
PORTOGRUARO. A distanza di poche ore dal precedente, un altro incidente stradale mortale scuote la provincia di Venezia. È deceduto, travolto da un'auto dopo essere uscito di strada, sulla carreggiata sud dell'autostrada A28 tra gli svincoli di Sesto al Reghena e Portogruaro, Giovanni Laurino, 19 anni, residente in via Villanova 14/a nel rione della Beata Maria Vergine a Portogruaro.
Era figlio di un impiegato comunale, Gian Paolo Laurino e di un'impiegata delle Poste, Patrizia Fornasier. Lascia anche un fratello, Martino Laurino, che vive a Verona e che il padre ebbe da una relazione precedente.
Giovanni stava rincasando dopo essere stato in compagnia della fidanzata di Sacile, Martina Altoè, in alcuni locali della provincia di Pordenone. Alle 4.30 si è verificato il terribile incidente. Giovanni ha perso il controllo della sua Peugeot 106 scontrandosi con il guardrail. A seguito dell'impatto è stato sbalzato fuori dalla vettura, restando immobile sull'asfalto. È sopraggiunta una seconda macchina guidata da un automobilista albanese di San Quirino (Pordenone), N.T., 46 anni. Al volante di un'Opel Vectra l'ha centrato in pieno non lasciandogli possibilità di scampo. Verrà richiesta l'autopsia per capire se Giovanni sia deceduto prima o dopo essere stato travolto dalla Vectra.
Dai rilievi e dalla dinamica dell’incidente si sta occupando la Polstrada di Pordenone, competente lungo tutta l'autostrada A28, sebbene il luogo dell'incidente ricada in provincia di Venezia.
Giovanni Laurino era un ragazzo pieno di vita, appassionato di moto Enduro e di palestra. Avrebbe dovuto sostenere l'esame di maturità da privatista in ragioneria, si recava per le lezioni ogni giorno a San Donà di Piave. Sabato sera, come tutti i week-end, ha voluto trascorrerlo con la fidanzata Martina Altoè, nei dintorni di Sacile. Il loro era un legame solido, si frequentavano dallo scorso ottobre. I due fidanzati, dopo aver trascorso tutta la serata in compagnia, si sono salutati.
Al volante della sua Peugeot 106 Giovanni Laurino all'altezza di Sacile Est ha fatto il suo ingresso in autostrada A28, un'arteria stradale che conosceva a memoria, dirigendosi verso Portogruaro. Dopo l'uscita di Sesto al Reghena, fatto il suo ingresso in territorio veneto, Giovanni ha perso il controllo della sua macchina. Secondo i primi accertamenti eseguiti dalla Polstrada di Pordenone, intervenuta sul posto per i rilievi, Laurino ha sbandato prima verso sinistra, poi ha sbattuto contro il guardrail, forse in leggera contromano. L'impatto con la protezione è stato così forte che Laurino è stato sbalzato fuori dall'abitacolo, rimanendo immobile sulla carreggiata, forse già senza vita. Nonostante l’ora notturna una vettura è sopraggiunta centrando in pieno il corpo esanime del diciannovenne. L’automobilista alla guida di un’Opel Vectra non è riuscito, probabilmente per il buio e per la distanza ravvicinata, ad evitare di travolgere il giovane. Per Laurino non c'è stato nulla da fare.
Inconsolabile il dolore della mamma Patrizia Fornasier nella sua casa di Portoguaro: «Mio figlio era una grande persona, e non lo dico perchè era mio figlio. Era un ragazzo generoso. Non doveva finire così. Era il mio unico figlio. Non si può». E il papà Gian Paolo Laurino è altrettanto sconvolto: ««Era un ragazzo normale, come gli altri, con le sue passioni: la fidanzata, la moto enduro e la palestra. Gli piaceva praticare il culturismo».
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