Sassi lanciati sull’auto in corsa dalla passerella di viale Vespucci

MESTRE. Lancio di sassi in viale Vespucci, colpita un’auto. Paura e per fortuna nessun ferito, indaga la polizia. Non è la prima volta che questo accade. L’episodio è avvenuto, sabato sera, in corrispondenza della passerella ciclo-pedonale che collega villaggio Pertini con villaggio San Giuseppe.
A vivere la brutta avventura è stato E.F., 47 anni, che vive in villaggio Pertini. Sabato, intorno alle 21.30, stava tornando a casa e percorreva viale Vespucci da Mestre verso San Giuliano. Racconta l’uomo: «Stavo percorrendo la strada a una velocità bassa. Infatti stavo per svoltare a sinistra per rientrare a casa. Ad un certo punto ho visto due oggetti cadere sul cofano con un botto forte. Ha preso paura e per fortuna correvo piano. Mi sono fermato a destra e una volta sceso ho visto che sul cofano c’erano i segni lasciati da dei sassi. Quelli che ho visto cadere - continua l’uomo -, saranno stati grandi come delle pigne di pini marittimi. Evidentemente erano stati lanciati dalla passerella ciclopedonale. Sono salito di corsa per controllare se ci fosse qualcuno. Del resto colpa il buio e la stessa forma della passerella non avevo visto se c’erano persone quando sono passato. Ma all’interno non ho visto nessuno. E non ho trovato sassi o altro da ricondurre al lancio».

Una volta ritornato all’auto l’uomo ha avvisato la polizia. Lunedì si è recato al commissariato di via Ca’ Rossa per la denuncia. L’uomo è ancora turbato per quanto accaduto, e sottolinea: «Se i sassi avessero colpito il parabrezza? O magari se l’auto aveva il tettuccio panoramico cosa sarebbe successo?, Io solitamente passo di là con la mia compagna e nostro figlio di 8 anni. Immaginate che il parabrezza colpito vada in frantumi, chi è alla guida può prendere paura, sbandare e finire contro un’altra auto o magari investire le persone in attesa del bus nella vicina fermata Actv".
"Non so chi possa essere stato. Ricordo che una decina di giorni fa ho usato la passerella e mentre salivo i gradini ho notato dei sassi ammucchiati. Allora non gli ho dato peso. Ora capisco cosa potevano servire. Ritengo l’episodio molto grave anche se nessuno è rimasto ferito. Io mi chiedo: ma siamo sicuri in questa città?», conclude.
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