Sartori, il rimpianto per quell’ultima telefonata mancata

VENEZIA. La gioventù trascorsa nello stesso quartiere, Carpenedo - Bissuola, il legame di parentela e la stretta collaborazione artistica che ha portato alla creazione di canzoni divenute un’ icona...
Di Cristiana Sparvoli
Sparvoli Castelfranco audizioni Art Voice Academy in giuria Francesco Sartori Sparvoli Castelfranco audizioni Art Voice Academy foto di gruppo
Sparvoli Castelfranco audizioni Art Voice Academy in giuria Francesco Sartori Sparvoli Castelfranco audizioni Art Voice Academy foto di gruppo

VENEZIA. La gioventù trascorsa nello stesso quartiere, Carpenedo - Bissuola, il legame di parentela e la stretta collaborazione artistica che ha portato alla creazione di canzoni divenute un’ icona del “belcantismo” italiano (“Con te partirò”) e di altre dalla straordinaria potenza poetica, ma che non hanno riscosso la stessa fortuna. Francesco Sartori, pianista e compositore veneziano, ha legato un importante lembo della propria vita a quella di Lucio Quarantotto. La commozione è enorme, E anche lo smarrimento di fronte alla perdita di un amico con cui, negli ultimi giorni, non era putroppo riuscito a comunicare.

«Sapevo che non stava bene» dice Sartori. «Ci siamo cercati al telefono, ma senza riuscire a parlarci. Lo volevo invitare come ospite al concerto dedicato alle nostre composizioni, che si terrà il 10 agosto a Villa Emo. Ma forse non sarebbe venuto». Lucio aveva sposato la cugina di Francesco, e questo aveva reso ancora più stretto il sodalizio.

«Abitavamo nello stesso quartiere. Io mi sono offerto come pianista per l’elaborazione dei testi del suo primo disco, insieme con Piercarlo D’Amato», ricorda il compositore, «Lucio aveva una forza cantautorale rara. Il terzo disco “L’ultima nuvola sui cieli d’Italia” era straordinario, ma non ha riscosso il successo avrebbe dovuto avere. Questo ci ha permesso di entrate in stretto contatto con Caterina Caselli della Sugar, che ci ha chiamato per scrivere una canzone per Andrea Bocelli, che aveva vinto Sanremo tra gli esordienti. Io ho composto la musica ad hoc, Lucio le parole ed è nata “Con te partirò”».

Una “romanza” dei nostri giorni, a cui l’arte tenorile di Bocelli ha dato fama globale, intaccando persino il primato di “Volare” di Modugno quale melodia italiana più eseguita al mondo. E i due “cugini” di Carpenedo sono diventati autori di riferimento per Andrea Bocelli.«Tra l’altro abbiamo scritto per lui il “Canto della Terra” e “Tu ci sei”, tra i brani più forti e rappresentativi del suo repertorio», racconta ancora Sartori, «Lucio poi aveva scritto con me “Proteggimi” per il film Vajont, in cui si intuisce appieno la sua grande vena poetica. Avevamo in mente altri progetti, sempre con l’elaborazione musicale di D’Amato.

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