«Sarà stato un delfino i turisti stiano tranquilli»
JESOLO. «Non può esserci uno squalo a Jesolo». Sindaco, assessori, albergatori e operatori delle spiagge sembrano tutti diventati biologi marini davanti alla notizia che potrebbe sconvolgere l'estate. Qualcuno si fa una risata, pensa a chi possa aver avuto la pessima idea di lanciare questo allarme in un’estate già piena di problemi e ostacoli.
Il sindaco, Valerio Zoggia ha interpellato il direttore del locale museo e apprezzato biologo marino, Roberto Basso. «Qui di specie pericolose non se ne sono mai viste», dice il primo cittadino di Jesolo, «qualcuno si sarà sbagliato e magari ha lanciato l'allarme impaurito dopo aver visto un'ombra, una sagoma sospetta. Non riteniamo che possano esserci squali in queste acque sicure e tranquille».
E c'è da giurare che il sindaco, visto come va la stagione, sarebbe pronto a tuffarsi lui stesso con il coltello tra i denti a scacciare questa minaccia, pur di rassicurare i turisti. Ma non sarà necessario che il sempre elegante Zoggia indossi costume e maschera da sub.
Gli fa eco il presidente degli albergatori, Massimiliano Schiavon, dagli uffici dell'Aja che di certo ha altri pensieri: «Ma quale squalo, è già successo che siano stai presi delfini per squali. Non ci sono ragioni per allarmare i turisti e neppure fondamento per un simile allarme».
A capo della Federconsorzi di Jesolo, Renato Cattai sorride: «Se fosse una verdesca, comunque, sarebbe una specie innocua, che non ha neppure i denti per mordere e non rappresenterebbe alcun pericolo. Per noi è comunque un delfino, come già accaduto in passato quando sono stati fatti simili avvistamenti».
Un passato piuttosto recente, se venti giorni fa un turista aveva chiamato proprio il museo di storia naturale di Roberto Basso per annunciare una pinna sospetta vista dal terrazzo di un albergo. Lo aveva visto con il binocolo, ma poi si è convinto potesse essere un delfino, ringraziando il museo per le rassicurazioni prontamente ricevute.
La capitaneria di porto ha perlustrato il mare antistante piazza Brescia ogni due ore e la bandiera rossa è rimasta alzata per tutta la giornata di ieri in quel tratto di spiaggia a indicare la situazione di potenziale pericolo in mare. Nessun allarmismo gratuito, ma l'applicazione di un protocollo di sicurezza previsto in questi casi di avvistamenti sospetti in mare che non possono e non devono essere sottovalutati a tutela della sicurezza delle spiagge e degli ospiti della località turistica.
Oggi verranno effettuati altri controlli in mare da parte della capitaneria e dei biologi marini coinvolti, anche se da ieri non ci sono stati altri avvistamenti sospetti a Jesolo e, probabilmente, quel grosso pesce se ne è già andato via lontano da tutto questo chiasso che ieri ha animato non poco la spiaggia di Jesolo finalmente un po' più affollata di turisti in vacanza, dopo un avvio di stagione piuttosto difficile.
Giovanni Cagnassi
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