Sant'Erasmo, barriera di massi invade la barena: è polemica

Il Consorzio Venezia Nuova ha dato il via ai nuovi lavori di marginamento nel canal Passaora a Sant'Erasmo. E arrivano nuove polemiche
VENEZIA. Barriere di sassi e fango per "proteggere" le barene, in uno dei luoghi più preziosi della laguna dal punto di vista paesaggistico e naturalistico.


Da qualche giorno il Consorzio Venezia Nuova ha dato il via ai nuovi lavori di marginamento nel canal Passaora (Canal Trezzo) a Sant'Erasmo. E arrivano nuove polemiche. "Perché stravolgere un paesaggio naturale rimasto quasi intatto, dove le barene non sono minacciate da correnti e moto ondoso come in altri luoghi?" E poi, perché introdurre i sassi dove non ci sono mai stati, trasformando le rive naturali in massicciate?


Da qualche giorno entrando in canal Passaora, proprio di fronte al Lazzaretto Nuovo, si notano montagne di "burghe", contenitori pieni di sassi ammucchiati sopra le barene. Nascondono in parte la vista delle stesse barene e delle isole di Burano e San Francesco del Deserto. E sono destinate a creare nuove rive di una tipologìa mai esistita in quell'area.Davanti una palizzata di pali in legno, sopra le burghe piene di sassi.


Protestano gli ambientalisti, che da anni denunciano invano lo stravolgimento dell'ambiente lagunare. "perché mettere mano a quella parte di laguna ancora intatta? Quali sono le motivazioni di salvaguardia per spendere tutti quei soldi e manomettere una zona trra le più belle della laguna?" I lavori, approvati a maggioranza tra le polemiche dalla commissione di Salvaguardia nel'aprile 2009, costeranno due milioni e 700 mila euro. Dovrebbero servire, si legge nel cartello rosso del Consorzio, alla «protezione, riqualificazione e ricostruzione» del canal Passaora e dell'area di laguna circostante il Lazzaretto Nuovo.


Direttore dei lavori è il vicepresidente del Magistrato alle Acque Giampietro Mayerle.


Protestano anche i pescatori e gli abitanti dell'isola. "I sassi lì non ci sono mai stati  denunciano - le barene sono protette dalle rive sabbiose. Ma intanto gli scavi alla bocca di porto hanno modificato le correnti".


Al Consorzio replicano che gli interventi fanno parte del piano morfologico già approvato. Fortificazioni già realizzate in altre barene, con migliaia di pali infissi, peraltro quasi tutti distrutti dalle correnti. Protezione e "ricostruzione". Tra le Vignole e il canale dei Marani il lavoro di "ricostruzione" delle barene è già a buon punto. Fanghi scavati dai fondali delle bocche di porto per il Mose e depositati sulla secca. Adesso già si vedono le nuove "barene", cumuli di fango che secondo il Magistrato alle Acque dovrebbero difendere la laguna dal moto ondoso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia