Sant’Angelo, da teatro a mega hotel. Apre l'NH a Palazzo Barocci
VENEZIA. A fine Seicento era uno dei sette teatri di Venezia. Documenti storici attestano la presenza, qui, del compositore Antonio Vivaldi e il passaggio di Giuseppe Verdi. Insomma, gli artisti di allora non potevano non passare per il teatro Sant’Angelo, oggi Palazzo Barocci, una delle punte di diamante della catena NH Hotel, il settimo portatore del brand di lusso «Collection» in Italia e il 32° del mondo. L’albergo che si affaccia sul Canal Grande, a fianco dell’imbarcadero di Sant’Angelo, è stato battezzato ufficialmente ieri, nonostante sia attivo dal primo di giugno e sia diventato a tutti gli effetti NH Collection nel giro di sei mesi, grazie al restauro dello Studio Parenti. Uno degli scopi del brand è recuperare l’identità del luogo originario.
L’atrio non è cambiato nel corso dei secoli e, con un po’ di immaginazione, si può sognare come doveva essere un tempo il teatro, affollato di veneziani che accorrevano a vedere le commedie del Goldoni. Due grandi fotografie in bianco e nero del Canal Grande, provenienti dall’Archivio dei Fratelli Alinari, riportano chi entra nel lontano passato, complici i rivestimenti rossi come quelli dei tendoni del palcoscenico. Fili di cristalli Swarovski adornano il soffitto e dialogano con un pavimento pieno di pietrine luccicanti. Al posto della biglietteria, si trova la reception e invece dei manifesti oggi c’è un pentagramma di Vivaldi dal quale, durante alcune ore del giorno, escono i suoni. I corridoi sono decorati da gocce colorate di vetro di Murano. Eccetto il direttore spagnolo Laurent Heras, il resto dei dipendenti (una trentina) è veneziano.
Dopo essere stato chiuso da Napoleone, il palazzo venne comprato dalla famiglia Barocci che lo trasformò in albergo e poi da un privato che lo gestì come “Ca’ Manin”. Qualche mese fa, un imprenditore di Udine lo compra e affida la gestione alla catena spagnola, creata da Federico Gonzàles Tejera, presente ieri. «Si differenzia dagli altri hotel», ha detto, «perché non ha come meta il lusso, ma quella di essere una casa». 59 stanze: 11 junior suite con salotto, 22 deluxe, 11 executive, 15 superior, una suite con terrazza che domina la città con una gigantografia sul letto dello Squero di San Trovaso. Il costo? Dai 200 euro in su.
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