Santa Marta, trovato un cadavere nel canale della Giudecca: indagini in corso
VENEZIA - Il cadavere di una donna è stato ripescato ieri pomeriggio nel canale della Giudecca tra Sacca Fisola e la sede dell’Autorità Portuale. Sul rinvenimento stanno indagando i carabinieri. Oltre ai militari sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco.
Il corpo è stato visto galleggiare intorno alle 16 dal pilota di un lancione. In quel momento il traffico acqueo nella zona era molto intenso. Visto dalle imbarcazioni il corpo appariva più uno scheletro che un cadavere in quanto in gran parte si trattava di ossa. Scattato l’allarme sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Natanti e una squadra dei vigili del fuoco che hanno recuperato i resti del corpo.
Il cadavere è rimasto in acqua a lungo. Stando a un primo sopralluogo cadaverico del medico legale, intervenuto, sarebbe in acqua da diverse settimane. Infatti parecchie le parti di cui si vedevano chiaramente le ossa dello scheletro. Inoltre mancano sia la testa che le braccia e questo molto probabilmente è dovuto alle collisioni con barche e altri natanti tenuto in considerazione che il canale è molto trafficato. Da tenere presente poi l’azione dei pesci.
Gli unici indizi che possono aiutare i carabinieri a identificare la vittima sono un paio di stivaletti con il tacco e dei panta-collant che la vittima indossava. E sono anche gli elementi che fanno dire ai carabinieri che la vittima molto probabilmente era giovane. La donna non aveva documenti addosso. Non è escluso che si debba ricorrere all’esame del Dna per una possibile identificazione. Non è possibile stabilire il punto dove la donna è finita in acqua. Tra le altre cose il canale è interessato a forti correnti in entrata quindi non è escluso che il cadavere provenga anche da un punto parecchio lontano da Sacca Fisola.
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