Sanna: «Severi con chi crea allarmismo»
«Non ci sono episodi recenti che riguardano molestie o violenze sessuali nelle vicinanze della stazione di Mestre. Gli episodi ricostruiti e citati nella trasmissione televisiva sono avvenuti mesi fa se non addirittura anni fa. Altri episodi di quella natura, cinque complessivamente, sono avvenuti gli anni scorsi. Si tratta di episodi singoli. Questo non vuol dire che non perseguiremo con decisione e severità i responsabili di questi atti. Ma nello stesso modo voglio ricordare che saremmo altrettanto ligi e severi a perseguire chi cerca di creare un clima di paura in città con il rischio di far degenerare in inutili tensioni il vivere civile a Mestre».
Il questore Angelo Sanna, dopo aver fatto sentire dagli uomini della Squadra Mobilele due ragazze che lunedì, ai microfoni della trasmissione di Mediaset “Quinta Colonna”, avevano detto che la situazione di Mestre per quanto riguarda le molestie sessuali non era più sostenibile, dopo gli accertamenti spiega come stanno le cose. Anche perché la trasmissione titolava la puntata di lunedì “Mestre come Colonia”. Il questore ha inoltre sottolineato che questi episodi vanno subito denunciati alle forze dell’ordine.
Sulla situazione è intervenuto anche il prefetto Domenico Cuttaia: «Al verificarsi di situazioni in cui siano ipotizzabili reati, tentati o consumati, di violenza, molestie sessuali e analoghi, occorre rivolgersi immediatamente agli organi di polizia giudiziaria o, se ritenuto, alla stessa autorità giudiziaria», ribadisce in una nota. «La denuncia (o comunque la segnalazione) non costituisce un adempimento burocratico, bensì lo strumento imprescindibile attraverso il quale attivare meccanismi di indagine e accertamento per appurare la sussistenza di eventuali comportamenti criminali, individuare i responsabili ed evitare che possibili comportamenti delittuosi siano portati a ulteriori conseguenze».
Il prefetto, inoltre ha spiegato che: «Sulla base dei dati in possesso della Prefettura, risulta negli ultimi mesi un andamento decrescente di tale fenomenologia criminosa, peraltro anche in passato limitata a singoli episodi, grazie alla costante operatività della Magistratura e delle forze dell'ordine, nonché agli esiti positivi di iniziative di partecipazione e sensibilizzazione svolte d'intesa con gli enti locali».
Ma per sottolineare che la situazione di allarme suscitato dopo le dichiarazioni in televisione delle due ragazze mestrine, sarà valutata a fondo nei prossimi giorni durante una delle riunioni settimanali del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, alla presenza di un rappresentante della Procura della Repubblica. Sarà affrontato ogni aspetto della situazione che si è venuta a creare. Anche quello di agire su chi crea facili e pericolosi allarmismi».
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