Sangue, altre tracce nella casa del delitto Pc sotto sequestro
La polizia scientifica è tornata nella casa di Stefano Perale Nel Casertano famiglie in lacrime per l’addio ad Anastasia
Due tracce di sangue, una individuata sul muro e una a terra. E poi il sequestro del computer da tavolo. Sono gli elementi principali raccolti dagli esperti della polizia scientifica che ieri mattina hanno compiuto un sopralluogo all’interno dell’appartamento dove, la notte del 17 giugno, Stefano Perale, 50 anni, insegnante di inglese, ha ucciso dopo averli narcotizzati con del cloroformio, Anastasia Shakurova, 30 anni, e il fidanzato Biagio Buonomo di 31. Gli agenti della scientifica del gabinetto regionale di Padova hanno iniziato a lavorare intorno alle 10 e sono andati avanti per alcune ore. L’appartamento di via Abruzzo 14 non è grande, quindi il lavoro non è stato lungo. Le macchie di sangue sono state trovate nel soggiorno. La prima su un muro addosso al quale era appoggiato un divano e una sul pavimento non lontano dallo stesso divano e verso il bagno. Forse si tratta del sangue di Biagio. Infatti il professore per uccidere il giovane lo ha colpito cinque volte con una spranga al volto e alla testa. Sono stati sequestrati un computer da tavolo e vari supporti informatici. Al sopralluogo erano presenti l’avvocato Michele Maturi, che rappresenta i familiari di Biagio assieme al collega Raffaele Costanzo, e l’avvocato Monica Marchi che rappresenta l’ex marito di Anastasia.
L’addio ad Anastasia.
Intanto ieri mattina è stato dato l’ultimo saluto ad Anastasia nella chiesetta del cimitero di Sant’Arpino, la cittadina del Casertano da dove il suo fidanzato Biagio Buonomo era partito per trasferirsi al nord per lavorare. A celebrare l’addio con rito ortodosso, il prete ortodosso di Aversa. C’erano i genitori di Anastasia arrivati domenica dalla Russia in Italia, alcuni familiari, un’amica del cuore arrivata appositamente dall’Australia, i parenti di Biagio e altri amici. Il Comune di Sant’Arpino ha affisso un manifesto funebre di vicinanza alla famiglia Shakurova. Mezz’ora di funzione prevalentemente in russo, al termine della quale Anastasia è stata tumulata nella cappella di famiglia dei Buonomo, vicina al suo Biagio. Come da tradizione, i familiari di Anastasia hanno chiesto che due composizioni floreali possano restare vicino alla tomba dei fidanzati per quaranta giorni. Nel pomeriggio, dopo le esequie, le famiglie dei ragazzi si sono incontrate per definire ora come procedere. Prima d’ora non si erano mai conosciuti, lo hanno fatto per l’occasione più tragica che potesse capitare loro.
«Le due famiglie sono concordi sul fatto che è necessario tutelare il buon nome dei ragazzi e che Stefano Perale non sia condannato a una pena inferiore all’ergastolo», spiega Diego Mangiacapre, il cognato di Buonomo. Le due famiglie si sono scambiate fotografie e video dei ragazzi, un modo per condividere i volti sorridenti e spensierati dei due giovani uccisi, che in autunno sarebbero diventati genitori di un maschietto. Prima di tornare in Siberia, i genitori di Anastasia ripasseranno per Venezia dove saranno sentiti in questura.
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