Sandonatese morto per sospetta meningite, profilassi per 50 persone
SAN DONÀ. Scattata la profilassi per il sospetto caso di meningite fulminante che ha colpito il 50enne di San Donà Flavio De Luca, morto nei giorni scorsi
Il dipartimento di prevenzione dell’Usl 4, diretto dal dottor Luigi Nicolardi, ha subito chiamato in servizio il personale reperibile nella giornata di sabato quando è avvenuto il decesso in ospedale. La profilassi è iniziata prudentemente anche in attesa dei riscontri diagnostici successivi come previsto dal protocollo in questi casi. È dunque stata avviata nella giornata di sabato sera all’ospedale con la consegna dei farmaci specifici. Domenica mattina è proseguita convocando tutte le persone entrate in contatto con De Luca, tra i fondatori della cooperativa sociale Il Portico: oltre una cinquantina di persone.
Il 50enne era stato ricoverato nella notte di venerdì, dopo che si era sentito male al lavoro, e il suo cuore ha cessato di battere sabato mattina verso le 8.30. Dai primi accertamenti non risultavano riscontri sulla meningite fulminante che potrebbe averlo colpito. Nessuna rigidità nucale, ad esempio, pur in presenza di febbre alta e forte mal di testa che sono sintomi comunque sospetti. E anche i primi esami non sembravano rivelare una presenza di meningite. Sono state in ogni caso contattate per la profilassi una cinquantina di persone, tra familiari, amici, colleghi di lavoro, conoscenti, che possono essere entrati in contatto con De Luca nei giorni scorsi e ieri mattina la distribuzione dei farmaci è stata completata.
La meningite che potrebbe averlo colpito resta comunque ancora solo sospetta, in attesa dei riscontri diagnostici che saranno effettuati in questi giorni, senza escludere anche l’autopsia per risalire alla causa del decesso che al momento non è ancora stata definita. I prelievi dei liquidi biologici già effettuati dovrebbero consentire comunque in breve tempo di accertare se fosse o meno un caso di meningite fulminante o qualche altra infezione molto grave.
Dolore intanto tra i familiari e all’oratorio don Bosco dove De Luca ha trascorso la sua infanzia e adolescenza. Tra i fondatori della cooperativa il Portico con Michele Andreetta, era stato anche un promettente calciatore prima nelle file del Don Bosco e poi nella Liventina.
Lascia la compagna, cui si era unito dopo il precedente matrimonio con la prima moglie, e quattro figli, l’ultimo dei quali di pochi mesi, quindi gli anziani genitori e le due sorelle, tutti molto legati a Flavio. La data dei funerali non è ancora stata fissata in attesa dei riscontri diagnostici e l’eventuale autopsia. Saranno celebrati nei prossimi giorni in Duomo.
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