San Stino, Marco si è svegliato dal coma

Verso la riabilitazione il sedicenne che era stato colpito da un attacco ischemico un mese fa in una partita di basket
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - S. STINO DI LIVENZA - CARTELLO "FORZA MARCO"
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - S. STINO DI LIVENZA - CARTELLO "FORZA MARCO"

SAN STINO. Marco è uscito dal coma, si è risvegliato e domani sarà dimesso dal reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale di Treviso, dove era stato ricoverato l’11 marzo scorso quando fu colpito da un attacco ischemico durante una partita di basket con la sua squadra Under 16 a Motta di Livenza.

La notizia che tutti attendevano è stata resa nota ieri pomeriggio, attorno alle 15, dal padre del sedicenne. Il peggio sembra dunque passato. Lui è di buon umore e legge i messaggi. Il tifo per Marco è stato totale e ha contagiato anche molti sportivi di altre discipline, come pallavolo e rugby. Impazza da un mese lo slogan “Marco non mollare”. Sono comparsi striscioni di incoraggiamento in tutti gli impianti sportivi della provincia di Treviso e anche nel vicino veneziano, visto che i nonni paterni di Marco e il padre sono di San Stino di Livenza. Marco infatti vive a Motta di Livenza con i genitori e il fratello.

Il malore. Era occorso a Marco durante la partita di pallacanestro under 16 che il Motta stava disputando sabato 11 marzo scorso in casa. È stato subito trasferito all'ospedale Ca’ Foncello di Treviso, con un’ambulanza partita dall’ospedale di Portogruaro (tutte quelle a disposizione erano impegnate, fatto che suscitò delle comprensibili polemiche). La diagnosi parlava di ischemia. Il 16enne era stato sottoposto a un intervento chirurgico molto delicato. L’ematoma si era assottigliato fino al risveglio. Per tutto questo tempo il profilo social della Pallacanestro Motta, d’accordo con la famiglia, ha fornito aggiornamenti ufficiali, viste le pressanti richieste di informazioni.

Il risveglio. Il comunicato del profilo facebook della Pallacanestro Motta recita così. «Salvo imprevisti, lunedì Marco lascerà il reparto di terapia intensiva per passare in quello di medicina riabilitativa. Da allora si incominceranno a valutare le effettive condizioni del nostro atleta in questa delicata fase. Siamo tutti coscienti che il percorso riabilitativo sarà lungo e richiederà molto impegno. Sicuramente non parte come favorito per la vittoria finale, ma sinceramente, ora lo possiamo dire, poche erano anche le possibilità del raggiungimento del traguardo ora toccato, e per questo risultato la famiglia vuole ribadire i propri ringraziamenti a tutto il personale medico e paramedico dei reparti dell’ospedale di Treviso che hanno assistito Marco fino ad ora, in particolare al dottor Di Paola per il delicato intervento iniziale effettuato, ma anche a tutta l’equipe di terapia intensiva. I ringraziamenti continuano ad essere rivolti anche alle moltissime persone che testimoniano in ogni modo lo loro vicinanza: Marco sta incominciando a guardare tutti i messaggi e le manifestazioni di affetto ricevute. Noi ci crediamo».

Le reazioni. Ovviamente i post sul profilo facebook del Motta sono stati molto numerosi. Si va dal classico “Forza Marco” a “Marco non mollare”. Già, perchè adesso comincia un’altra partita. Quella della riabilitazione, che sarà forse non altrettanto dura, ma comunque impegnativa.

Rosario Padovano

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