San Servolo, il presidente fa suo anche il catering

Domenico Finotti, al vertice della società della Provincia, affida il galà a se stesso È titolare del ristorante che cura la cena per gli invitati di un convegno
Di Giorgio Cecchetti

Costruttore e immobiliarista, improvvisamente, tre anni fa, pure ristoratore e, nel frattempo, anche manager pubblico grazie in particolare alle amicizie politiche. Nonostante tutto, però, è inciampato in un conflitto d’interessi di grande evidenza e c’è chi racconta che neppure sarebbe la prima volta. Domenico Finotti, “Nico” per gli amici, è presidente della “San Servolo Servizi”, la società pubblica (è controllata al 100 per cento dalla Provincia), che ospita e sponsorizza per venerdì 17 e sabato 18 luglio il convegno “Biennale Innovazione 2015”.

Tra gli sponsor ci sono Ca’ Foscari, la Maserati, il Corriere Imprese, la Kpmg e altri. Tra i relatori docenti di varie università e manager di grandi aziende. Il primo a intervenire sarà proprio il padrone di casa, Finotti, che introdurrà e saluterà i relatori e i partecipanti di venerdì. Sabato sera, infine, prima che gli ospiti ammirino i fuochi d’artificio del Redentore dalla terrazza di San Servolo sarà servita una cena di gala nell’isola. E nel programma si legge che l’intera ristorazione della due giorni, compresa la cena di gala del 18, sarà a cura della “Trattoria Guaiane” di Noventa di Piave, uno dei due ristoranti del presidente della “San Servolo Servizi”. Insomma, Finotti, organizzatore e padrone di casa, ha affidato al suo ristorante pranzi e cene dei due giorni. Eppure aveva una scelta sterminata per il catering: a Venezia e Mestre sono numerosi i ristoranti in grado di offrire questo servizi, senza neppure sobbarcarsi la spesa per un viaggio di oltre 40 chilometri (è la distanza per raggiungere Piazzale Roma da Noventa di Piave). Chissà se Finotti ha chiesto il prezzo praticato dai concorrenti o ha ritenuto che quello della sua “Guaiane” fosse il più conveniente per la società della Provincia.

“Nico” è stato piazzato al vertice della «San Servolo Servizi», sostituendo Luigino Busatto, nel 2010 dalla presidente della Provincia di centro destra appena eletta, Francesca Zaccariotto.

Costruttore e immobiliarista di successo nel Veneto Orientale, ha edificato il Tribunale di San Donà e pure le due torri di Piazza Drago a Jesolo, è amico di famiglia dell’ex presidente della Provincia e ora assessore comunale ai Lavori pubblici in laguna, è stato anche compare di nozze per il marito dell’ex sindaco di San Donà, Giorgio Bonet. È entrato nel mondo della ristorazione nel 2012, rilevando il noto ristorante di Noventa che stava attraversando un momento di crisi. A gestirlo ha lasciato un esperto, Lucio Marangoni. E non si è fermato alle “Guaiane”; ha acquisito un altro noto ristorante e albergo, “Villa Revedin” a Gorgo al Monticano, in provincia di Treviso.

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