San Pietroburgo a Jesolo si punta al gemellaggio
JESOLO. Delegazione da San Pietroburgo ieri al lido per incontrare il sindaco, Valerio Zoggia.
Venti persone, tra tour operators, medici e professionisti vari che hanno discusso a lungo con il primo cittadino gettando le basi di un possibile gemellaggio. La scoperta è che per i cittadini di San Pietroburgo, Jesolo è una città famosa e conosciuta per le sue spiagge e i suoi servizi, la vicinanza a Venezia, le potenzialità di un turismo non necessariamente limitato alla sola bella stagione. «Sarebbe un’iniziativa davvero interessante», ha commentato il sindaco, «anche perché il turismo russo continua a essere molto appetibile per la nostra località turistica e tutto l’anno. I dati sono nuovamente in crescita da qualche tempo». Talmente in crescita che l’agenzia “Doge of Venice” di via Tritone, leader nei rapporti con il turismo russo, parla di aumento del 50 per cento rispetto all’estate scorsa.
Luca Monfardino, della Doge of Venice, ha esaminato attentamente i dati dell’estate che confermano il raddoppio. «Non abbiamo i dati assoluti», spiega, «perché molti turisti arrivano qui anche da soli e con i loro mezzi, ma i nostri parlano chiaro e l’aumento è del 50 per cento». Il presidente dell’associazione jesolana albergatori (Aja) Alessandro Rizzante, è altrettanto entusiasta. «Nel 2013 erano il quarto Paese in termini di arrivi e presenze», spiega Rizzante, «ottimo piazzamento, dunque. Poi c’è stato un calo nel 2014, di cui è stata responsabile la crisi e svalutazione del rublo, i problemi attraversati dalla Russia. Adesso, superati quei problemi, la domanda si è subito alzata di scatto e credo che i dati saranno interessanti per questa stagione 2016. Li stiamo attendendo per fare una stima, ma le agenzie che seguono questo mercato turistico sono già un termometro e segnano il consistente aumento dopo un solo anno. Ecco perché ogni accordo e stimolo nei rapporti con questo Paese non può che incontrare la nostra approvazione. I segnali sono positivi anche per questa stagione e adesso attendiamo quelli ufficiali per capire esattamente come si posiziona questo target turistico destinato a crescere».
Giovanni Cagnassi
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