San Michele, Codognotto vuole raddoppiare

SAN MICHELE. Tempo di rinnovo amministrativo anche a San Michele. Gli elettori chiamati alle urne sono 10.716. Tredici le sezioni in cui si può esprimere il voto. Nell’ordine quattrp a San Michele capoluogo, tre a Bibione, tre a Cesarolo, due a San Giorgio al Tagliamento, uno a Malafesta, nel quale vanno a votare anche i cittadini di Villanova della Cartera. Vince chi prende più voti, non c’è ballottaggio, poiché San Michele rientra nel novero dei comuni che hanno meno di 15mila residenti.
Il tema più sentito è certamente il lavoro. Ormai sono pochi gli under 35 che lavorano stabilmente a San Michele e Bibione per tutto l’anno. Realtà più grandi come Udine e Pordenone suscitano enorme attrazione, senza dimenticare che San Michele è a un’ora da Trieste. D’estate molti bibionesi lavorano sulle spiagge, ma non solo a Bibione. Alcuni di loro vanno pure a Lignano.
Chi vincerà? Non si può dire. Pasqualino Codognotto, sindaco uscente, tenta la riconferma insieme alla sua squadra di governo. C’è anche un alleato in più, indossa la maglia rosa. È il Giro d’Italia che fa tappa a Bibione il 19 maggio, proprio in piena campagna elettorale. Sarà sufficiente? Nella lista, che si ripresenta con uguali nome (Idea Comune) e simbolo, c’è l’intera giunta uscente: dal vicesindaco Gianni Carrer (capolista) a Robertino Driusso, a Luca Marchesan a Sandro Scodeller. Al numero 5 c’è una fedelissima di Codognotto, la presidente del consorzio VeGal, Annalisa Arduini. Tra chi vanta esperienze politiche ci sono anche Gianfranco Nuzzo e Sandro Romanin. Codognotto è appoggiato da persone legate al centro. In più è stato stretto un accordo con Enza Vio, che porta con sé numerosi adepti Pd.
Non c’è una lista di sinistra vera e propria a San Michele. Il centrodestra è diviso e Forza Italia non è nemmeno della partita. Ci riprova l’ex sindaco Giorgio Vizzon, che ebbe una vita amministrativa tormentata tra ricorsi e controricorsi. Lui poi è segretario comunale di Fratelli d’Italia. Manca a San Michele Bibione, ed è un fatto raro in Italia, un alleanza ufficiale tra il partito di Giorgia Meloni e la Lega di Salvini. Attenzione, però; la Lega Nord è spaccata e alcuni leghisti hanno sposato Vizzon e la sua politica. Rischiano l’espulsione. Capolista della Lista Vizzon è Rino Aggio, suo fedelissimo vicesindaco dell’epoca. Poi ci sono alcuni esponenti della Lega Nord. Tra questi Thomas Bisioli, segretario del Carroccio a San Michele e altri esponenti a lui vicini come Ketty Michelutto, Giancarlo Zanellati, e Daniele Ziroldo, fratello di Matteo, capogruppo attuale che non si ripresenta. Infine Luca Tollon. Il segretario provinciale venetorientale della Lega Nord ha stretto un accordo con l’associazione i300 e con l’ex sindaco Sergio Bornancin (lista Lega Nord e Civiche di Centrodestra). Forza Italia è ufficialmente fuori. Nella lista figurano Marco Cecchetto, in quota Bornancin; ed Emiliano Teso, già consigliere provinciale, figlio dell’ex consigliere regionale Moreno. Nella Lega anche Giusj Pizzolito, fedelissima del Carroccio e grande portatrice d’acqua nel 2015 a Portogruaro quando vinse Maria Teresa Senatore.
Rosario Padovano
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