San Marco, morto il mosaicista colto da ictus e caduto da 6 metri

Giambattista Miani, 36 anni, stava lavorando a una volta della Basilica quando si è sentito male Da 15 anni faceva il restauratore. Il commosso ricordo del Procuratore Alberto Tesserin
Interpress/Gf.Tagliapietra. Cade operaio per un malore durante i lavori di restauro all'ingresso della basilica di San Marco
Interpress/Gf.Tagliapietra. Cade operaio per un malore durante i lavori di restauro all'ingresso della basilica di San Marco

VENEZIA. È morto Giambattista Miani, il restauratore di 36 anni, precipitato a terra giovedì mattina - dopo un volo di 6 metri - mentre stava lavorando ai mosaici sulla volta di un portale della Basilica di San Marco. A causare l'incidente, un ictus che ha colpito il giovane - che ha provocato una emorragia cerebrale - facendolo cadere. Trasportato all'ospedale all'Angelo, le sue condizioni erano apparse subito gravissime: nel pomeriggio di venerdì, la commissione medica dell'ospedale all'Angelo da decretato il decesso.

Giambattista, era mosaicista della Basilica di San Marco da 15 anni, lavoro iniziato dopo il diploma all’istituto Algarotti. Viveva a Castello. «Era un bravissimo mosaicista, cresciuto dentro la basilica, con una grande passione per un mestiere difficile, che pochi giovani intraprendono: sconvolgente che un uomo così giovane, se ne sia andato in questo modo: siamo vicini ai suoi familiari», il commento di Alberto Tesserin, procuratore di San Marco.

Giambattista mosaicista dipendente della Procuratia, è caduto giovedì da circa sei metri, mentre lavorava ai mosaici di un portale della Basilica di San Marco. Si sarebbe sentito male durante il lavoro e avrebbe cercato di scendere dall'impalcatura, scivolando e cadendo. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi, non tanto per le conseguenze dei traumi dovuti alla caduta, ma per il malore che lo ha colpito. Appena il medico rianimatore è intervenuto sul posto ha accertato che il restauratore era in coma. Qualsiasi tentativo di rianimarlo è stato inutile. A quel punto sono state stabilizzate le sue condizioni e una volta imbarellato è stato trasportato d’urgenza con l’idroambulanza al pontile di Santa Chiara dove c’era ad attendere medico e paziente un’ambulanza che ha trasferito d’urgenza il restauratore all’ospedale dell’Angelo. Al pronto soccorso hanno verificato che una vasta emorragia celebrale stava interessando il cervello dell’uomo. I medici hanno stabilito che non era possibile eseguire qualsiasi intervento chirurgico per ridurre l’emorragia. Quindi è stato ricoverato, in coma, nel reparto di rianimazione, fino alla dichiarazione di morte cerebrale, ieri mattina. (c.m.)

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