San Donà, studentesse in rivolta contro le gonne della prof
SAN DONA'. La scuola è finita, ma le polemiche no: il professore divenuto professoressa con la minigonna e le studentesse vestite come “collegiali puritane”. Due pesi e due misure secondo le ragazze che hanno raccolto le firme all’istituto Scarpa Mattei di San Donà. Il caso del docente che da un giorno all’altro si è presentato in classe indossando abiti femminili è stato in realtà assorbito piuttosto bene e senza troppa impressione da parte degli studenti che hanno dimostrato più volte di avere larghe vedute, anche più di professori o genitori, in materia di identità di genere.
Oggetto delle polemiche è invece il metro di misura diverso sulla lunghezza delle gonne. Per questo è scattata una petizione con tanto di firme degli studenti che in silenzio si sono organizzati e ne hanno fatto una questione di stile ed equità. «Noi non siamo stati tanto impressionati da come si veste il professore ora diventato professoressa», spiegano alcune studentesse dell’istituto per geometri, «Certo all’inizio è stato un po’ strano, eravamo tutti stupiti, ma chiarite le motivazioni la cosa è passata. Quello che con il tempo ci ha infastidito è il modo discinto con cui si è presentato in classe più volte, con gonne corte e abiti alla moda. Noi siamo continuamente riprese e redarguite per come ci vestiamo, ci viene costantemente suggerito, per non dire imposto, di venire a scuola vestite in modo serio e decoroso, senza scollature o gonne corte. Invece il professore, ora professoressa, può presentarsi in classe in abiti sgargianti e corti e questo non lo troviamo giusto».
Così è scattata la raccolta di firme che si aggiunge al dibattito già intenso e appassionato sulla scelta di genere del docente che ha atteso di entrare in ruolo per manifestarsi nella sua reale identità fino a quest’anno evidentemente repressa.
Originario di San Donà, passato da assistente a docente di ruolo, il professore non è detto che resti ancora nella scuola anche il prossimo anno scolastico. Finora, tuttavia, nessuno ha contestato la sua preparazione o il metodo di insegnamento. In questi giorni sono in corso gli esami di maturità e parlare con il preside della scuola superiore finita nei mesi scorsi sotto i riflettori di tutta Italia è un’impresa. L’argomento non è dei più leggeri e crea comunque un certo imbarazzo. In passato allo Scarpa ci sono stati casi ben più discutibili che hanno coinvolto docenti e alunni. La presenza di un professore divenuto donna sarebbe forse piano piano sfumata se la sua gonna fosse stata magari solo un po’ più lunga.
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