San Donà: profilattici al liceo, «via libera» al distributore

SAN DONA' DI PIAVE. Installare un distributore di profilattici nei bagni degli studenti? Il consiglio di istituto del Liceo classico e linguistico «Montale» ha approvato a maggioranza la proposta. Ma la decisione fa discutere e ora l’attuazione della delibera è sospesa in attesa di ricevere il parere del collegio dei docenti. La proposta di installare i distributori di preservativi (ma anche di assorbenti) è stata lanciata dai rappresentanti degli studenti ed è approdata in discussione sul tavolo del Consiglio d’istituto.
Il dibattito tra favorevoli e contrari è stato piuttosto articolato, tanto che per l’approvazione a maggioranza è risultato decisivo il sì del presidente Vittorino Maschietto. «Ho appoggiato dall’inizio questa iniziativa dei ragazzi, poiché sono convinto che sia necessaria una maggiore informazione e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili - spiega Maschietto - Ritengo che la scuola superiore italiana debba essere coinvolta in queste scelte educative con dei percorsi didattici, già peraltro effettuati con corsi ad hoc in particolar modo per le classi iniziali. Questa scelta può rappresentare un importante segnale, che lascia liberi i contrari di non approfittarne, ma garantisce una protezione in più ai favorevoli».
Maschietto è consapevole delle discussioni che la delibera provocherà. «Ma credo che le argomentazioni favorevoli siano più importanti di quelle contrarie e spero provochino una sensibilizzazione verso il problema anche in altri istituti - conclude il presidente del consiglio d’istituto - E’ scontato che i distributori da soli non risolvono il problema. Serve accanto una cultura della sessualità consapevole e la scuola in questo senso fa già molto. E’ necessario un abbattimento delle barriere culturali, che fanno considerare il preservativo un tabù, evitando paure e imbarazzo nell’acquisto in altri luoghi che i giovani non considerano loro, mentre la scuola è un luogo quotidiano della loro vita. Non è un modo per banalizzare sessualità e affettività, al contrario può essere uno stimolo per una maggiore consapevolezza».
Ieri la dirigente scolastica Marisa Dariol era assente per malattia, a farne le veci il professor Michele Marangon. La questione è attualmente sospesa a seguito di un’osservazione formale da parte della dirigente la quale ritiene che, in base alla normativa, ci debba essere un parere del collegio dei docenti e forse dei consigli di classe.
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