San Donà: Pilla scende in campo contro Corradini

«Ho l’appoggio della città, l’altro candidato è stato imposto dai partiti ed è già stato bocciato nelle scorse votazioni»
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P . - PILLA FRANCESCA CANDIDATA A SINDCO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P . - PILLA FRANCESCA CANDIDATA A SINDCO

SAN DONÀ. Francesca Pilla raccoglie gli scontenti del centrodestra che non vogliono Gianni Corradini e rompe il fronte. Uno strappo ormai annunciato che si attendeva da giorni, come si mormorava nei corridoi della politica. La farmacista, inizialmente lanciata dal vice governatore Gianluca Forcolin come candidata indipendente a sindaco, aveva visto contrapporre da Forza Italia il medico Pallo Madeyski. Gli accordi politici hanno poi portato il centrodestra a indicare Gianni Corradini quale candidato unico.

Ma se Madeyski si è ritirato senza polemiche, Pilla ha reagito con stizza. «Le motivazioni e le convinzioni che mi avevano sostenuto a candidarmi come sindaco di San Donà», premette, «sono ancora valide. Perciò, nonostante nelle ultime settimane siano state operate scelte diverse rispetto alla mia candidatura da parte di chi mi aveva sostenuto fin dall’inizio, confermo la mia volontà di proseguire nel cammino intrapreso e di candidarmi».

Francesca Pilla lascia intendere di non essere sola e di avere una squadra pronta. E picchia duro su Corradini analizzando il suo curriculum. «In questi giorni», conferma, «l’incoraggiamento, l’appoggio e le dimostrazioni di stima e fiducia da parte dei cittadini hanno dato ulteriore forza alla mia decisione. Io e la mia squadra, insieme a numerose liste civiche, abbiamo fatto una scelta forte di coerenza, onestà e integrità ideologica e morale. Infatti l’offerta che è stata fatta della “poltrona” di vice sindaco è stata da subito scartata, in quanto riteniamo che Gianni Corradini non sia un candidato rappresentativo del centrodestra e in grado di coagulare le forze politiche, ricordando la sua vicinanza all’ex sindaco di Venezia Cacciari. Basterebbe ricordare che, appena cinque anni fa, alle scorse elezioni amministrative i cittadini sandonatesi hanno detto no a “Corradini Sindaco”, infatti le quattro liste che lo appoggiavano hanno raccolto poco più del 12%. Conseguentemente eletto consigliere dell’opposizione, non ha ritenuto necessario, o forse sufficientemente prestigioso, entrare in consiglio comunale per rappresentare degnamente la propria parte politica all’opposizione. Le forze politiche che hanno imposto la sua candidatura dovrebbero ricordare un simile atteggiamento e riflettere sulla reale forza di coesione che Corradini può esprimere».

Pilla sembra così denunciare le decisioni calate dall’alto e lo strapotere dei partiti in questa campagna elettorale. «Ho sempre creduto, assieme ai miei sostenitori, al valore aggiunto rappresentato da una persona della società civile che si mette a disposizione della cittadinanza», conclude, «perciò ho deciso di partecipare alle elezioni in prima persona, per offrire all’elettorato di centrodestra e moderato l’alternativa concreta che molti si aspettano. La scelta del candidato sindaco deve essere condivisa dai cittadini e non solo dalle segreterie politiche dei partiti, che come sempre, e nel vecchio stile, calano dall’alto un ordine senza nemmeno conoscere il territorio e le sue problematiche. Noi partiamo da qui, da un nuovo modo di fare politica mettendo in primo piano la persona e le necessità della città perché tutti possano vivere meglio».

Una dichiarazione di guerra cui Corradini, candidato del centrodestra dovrà rispondere al suo rientro da un viaggio a Londra per motivi familiari. Corradini ha già detto che se Francesca Pilla dovesse dimostrare di catalizzare tutte le forze politiche del centrodestra su di sé, lui sarebbe pronto a fare un passo indietro e ritirare la candidatura. Ora i partiti, e soprattutto i loro esponenti locali, dovranno decidere con chi andare. I prossimi giorni saranno decisivi. Attorno a Pilla c’è un folto gruppo di scontenti e anche di esponenti di altri partiti e liste civiche che non vogliono Corradini e le sono rimasti fedeli in questi travagliati mesi. Bisognerà vedere se usciranno ora allo scoperto sparigliando definitivamente il campo del centrodestra, favorendo di conseguenza centrosinistra e M5S.

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