San Donà piange Buran imprenditore e politico
SAN DONÀ. Se ne è andato per sempre e tanti lo immaginano allontanarsi al volante di un’auto decapottabile, oppure un motoscafo piuttosto che un velivole leggero verso le nuvole. Dino Buran, titolare dell’omonima e storica autoscuola di San Donà si è spento ieri all’età di 72 anni a causa di una malattia che ha combattuto per mesi fino a quando il suo fisico debilitato ha purtroppo ceduto. Si dice che avesse imparato a guidare o pilotare ogni mezzo sulla terra o il cielo. Aveva tutte le patenti di terra, mare e aria, addirittura durante un viaggio in India aveva imparato a governare un elefante ottenendo uno specifico attestato per i pachidermi. L’autoscuola era stata fondata da Dino nel 1978, mentre la famiglia aveva gestito per anni un bar al centro della frazione di Fiorentina.
Per questo la famiglia era molto conosciuta. Ma Buran era stato impegnato anche in politica negli ultimi 15 anni. Assessore nella prima giunta Zaccariotto, ai lavori pubblici e viabilità, poi di era distaccato da quel gruppo e candidato a sindaco indipendente con una sua lista. Era un moderato, vicino alle idee federaliste. Ma soprattutto un manager e un amministratore nato, sempre imperturbabile e mai fuori dalle righe. Da assessore alla viabilità aveva studiato accuratamente tutto l’intrico di strade della città per studiare un vero piano del traffico che superasse rallentamenti e ingorghi. Ieri al salone parrucchieri da Corrado di via Stefani l’atmosfera era decisamente malinconica dopo che alle prime ore del mattino si è appresa la ferale notizia.
Poco prima di star male era venuto dall’amico barbiere per il taglio di capelli, lui che era sempre elegante e curato anche quando la malattia lo aveva iniziato a debilitare fortemente. Mai aveva perso il suo magnetico sorriso che sdrammatizzava anche le situazioni più difficili, nella vita, come nel lavoro o in politica.
In poco tempo la notizia si è sparsa tra meccanici e officine, studenti dell’autoscuola e clienti dell’agenzia di pratiche automobilistiche affacciata su via Vizzotto. Alle condoglianze della città si sono unite quelle del sindaco, Andrea Cereser.
Lascia la moglie Loredana, gli affezionatissimi figli Elena e Alberto, la compagna degli ultimi anni di vita Mimosa. Il rosario sarà recitato domani alle 19.30 nella chiesa di Fiorentina, dove saranno celebrati i funerali sabato alle 15 nella parrocchiale della frazione in cui la famiglia storica ha vissuto per anni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia