San Donà, oche aggredite dalle volpi. Corsa contro il tempo per salvarle

Una delle due si trova in condizioni critiche. Il veterinario: «I predatori liberi sono in aumento, tra le prede anche conigli e gatti»

Giovanni Cagnassi
L'oca Giuseppina, nella clinica veterinaria dopo l'aggressione
L'oca Giuseppina, nella clinica veterinaria dopo l'aggressione

Due simpatiche oche aggredite dalle volpi a Chiesanuova di San Donà di Piave. Una di queste è stata salvata grazie all'intervento dell'esperto veterinario Moreno Mariuzzo. Benché difese da due pastori maremmani, le oche bianche di razza romagnola sono state attaccate dalle volpi che, oramai, non lasciano tregua agli animali da cortile e non solo.

I proprietari si sono accorti dell'agguato e sono intervenuti in una corsa contro il tempo per salvare le oche. Una di queste ha subìto numerosi morsi alla base della coda che hanno lacerato cute e muscolatura, esponendola a una pericolosa setticemia. Ricoverata d'urgenza alla Casa di Cura Veterinaria San Donato di Musile di Piave per le terapie necessarie, ora versa in condizioni critiche.

I fatti sonno accaduti nella notte tra il 12 e 13 marzo nella località “Botteghino”, dove un giovane professionista Sandonatese, in un contesto incantevole, ha creato un perfetto habitat per le due oche, Giuseppina e la compagna, ponendo a difesa delle stesse la coppia di imponenti pastori maremmani. Ma, nonostante la mole e la guardia apparentemente attenta, nulla hanno potuto per far fronte all'astuzia della volpe.

«Purtroppo, il numero di predatori liberi nel territorio, quali volpi e sciacalli dorati», spiega il dottor Mariuzzo dall'ambulatorio della clinica di Musile, «è in aumento e la costante necessità di cibarsi comporta il verificarsi di attacchi ormai quotidiani nelle zone di campagna o dove ci sono animali da cortile. E gli attacchi non sono solo agli animali da cortile, ma anche a conigli e gatti, oltre che aggressioni ai cani. Sembra che, qualsiasi difesa sia vana», conclude il veterinario, "evidentemente le possibilità di cibarsi in natura sono difficili e insufficienti. Molto più facile andare alla ricerca dei pollai».

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