Velox non omologato, il giudice cancella due multe

La sentenza del giudice di pace sul dispositivo installato lungo la regionale 43 in località Santa Maria di Piave, a San Donà. Esulta l’associazione AltVelox, il sindaco: «I limiti servono, impugniamo le sentenze»

Giovanni Cagnassi
L’autovelox sulla regionale 43 a Santa Maria di Piave
L’autovelox sulla regionale 43 a Santa Maria di Piave

Automobilista vince il ricorso dopo le multe con l’autovelox a San Donà. Il giudice di pace di San Donà di Piave, avvocato Michela Girardi, ha ribadito che l’impianto deve essere debitamente omologato, annullando le due sanzioni emesse dal Comune con l’autovelox fisso installato sulla Regionale 43 a Santa Maria di Piave.

«Siamo doppiamente felici di questa sentenza», commenta l’associazione AltVelox che ha seguito diversi ricorsi e tutelato i multati, «perché la sentenza che ci dà ragione arriva sullo stesso oggetto di una nostra denuncia querela del 28 ottobre 2024, quando il giudice rigettò a un nostro associato il ricorso dichiarando che l’autovelox usato dal Comune di Meolo era perfetto e tutto andava bene scordando, in quella circostanza, di verificare se esisteva il verbale di corretta funzionalità e il decreto di omologazione».

Lo scorso 2 maggio 2024, il presidente dell’ordine dei giudici di pace, avvocato Luigi Vingiani, aveva evidenziato che, per essere installato, l’autovelox deve avere tutti i requisiti, vale a dire taratura, omologazione approvazione e verifiche periodiche. «Se gli amministratori o i funzionari», aveva confermato, «non si attengono a questi principi, secondo me hanno delle responsabilità non solo di natura erariale. L’apparecchio non deve essere usato per fare cassa, ma per prevenire incidenti. L’autovelox è un deterrente».

Il sindaco di San Donà, Alberto Teso lui stesso avvocato, non è convinto. «La sentenza del giudice di pace», avverte, «è stata impugnata dal Comune di San Donà avanti il Tribunale di Venezia e siamo in attesa della pronuncia del giudice di secondo grado. I nostri autovelox sono posti in due località dove i limiti sono di 90 km all’ora: non c’è assolutamente alcuna finalità economica nell’utilizzo di questi apparecchi, che sono per contro un presidio fondamentale per il contrasto alla eccessiva velocità, agli incidenti stradali e alle morti conseguenti».

«Ricordo», conclude, «che ho denunciato AltVelox per calunnia e non ho alcuna intenzione di rimuovere gli apparecchi di rilevazione automatica della velocità. Se avremo evitato un solo incidente stradale o anche salvato una sola vita, avremmo già ottenuto il massimo risultato».

Oltre a quello di Santa Maria, è presente anche un altro autovelox sulla bretella di collegamento tra il casello di Noventa e Passarella.

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