San Donà: la Lega tira dritto, rottura con Forza Italia

Il vicegovernatore spiazza gli alleati e ritorna alla Pilla, la scelta iniziale. Zaccariotto furiosa: «Adesso tutto può accadere»
Francesca Pilla con Gianluca Forcolin
Francesca Pilla con Gianluca Forcolin

SAN DONÀ. Sullo scontro feroce tra Francesca Zaccariotto e Gianluca Forcolin si consuma la rottura definitiva del centrodestra.

Ieri il vice governatore del Veneto ha spostato indietro le lancette di ben 7 mesi e riproposto la candidatura della farmacista Francesca Pilla, indipendente per la Lega. Dimenticati gli scontri anche molto duri dopo il ritiro della candidatura presentata ad agosto, ora siamo tornati all’inizio di questa avventura surreale. Forcolin ha nuovamente spiazzato tutti con una conferenza stampa domenicale assieme ai vertici della Lega. C’era il segretario provinciale Luca Tollon, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, quindi alcuni esponenti delle liste civiche, come Giuseppe Moretto, che ha lasciato il gruppo della Zaccariotto, e Riccardo Perissinotto, oggi consigliere di minoranza. Appoggio anche da Giuseppe Muzzupappa e dal Movimento Nazionale. Nella sede della Lega, anche il segretario sandonatese, Alberto Schibuola, poi Massimiliano Rizzello di Fdi, Alberto Salierno di Noi con l’Italia. Tutti nuovamente sulla Pilla. Pure il nome di Carla Midena, ultimo tentativo per l’unità del centrodestra, è accantonato per un “ritorno di fiamma” alla Pilla che entusiasta ha accettato la candidatura vincendo di fatto dopo mesi di tensioni e braccio di ferro sui nomi.

Non si è mai arresa e si è sempre dichiarata disposta a correre da candidata a sindaco anche da sola. Forcolin può sempre dire che alla fine è stata la sua prima scelta a essere confermata. Quasi avesse studiato tutto appositamente per tornare alla sua posizione iniziale. Ormai i ragionamenti si sprecano sul filo della strategia, ma mai era accaduto qualcosa di simile prima d’ora. «È chiaro ormai il disegno di voler solo far perdere Forcolin, probabilmente qualcuno pensa già alle regionali del 2020», ha detto il vice governatore riferito alla Zaccariotto, «ma io sono con la gente e tra la gente e la politica la faccio così, non per ambizioni o disegni politici sotterranei. Ricordo all’onorevole Brunetta che senza la Lega sarebbe solo il cittadino Renato Brunetta. Pochi giorni fa mi ha detto che adesso lo costringeremo a fare un accordo con Cereser e il Pd. Che faccia pure. Noi abbiamo subito creduto in Francesca Pilla, mentre Forza Italia non ha presentato candidati credibili in sette mesi». Adesso la Lega invoca persino il vice sindaco, essendo Pilla Indipendente e quindi non iscritta alla Lega. Nel caso di Midena, il vice sindaco sarebbe andato a FI, ma tutto è sfumato. Francesca Zaccariotto ora è un fiume in piena: «Dovevamo parlarci lunedì come da accordi con il segretario nazionale della Lega Toni Da Re per discutere una candidatura unica, invece Forcolin ha anticipato il suo disegno. Torna su Pilla dopo che si sono detti di tutto, mentre noi abbiamo ritirato la candidatura di Paolo Madeyski, che si è dimostrato serissimo, per Gianni Corradini. C’era un accordo politico firmato da tutti e solo la Lega non lo aveva guarda caso firmato. Questi sono fatti. Ora vedremo perché tutto potrà accadere». Anche che la stessa Zaccariotto si candidi, ipotesi ora molto accreditata.

©RIPRODUZIONE RISERVATA



Riproduzione riservata © La Nuova Venezia