San Donà in grave emergenza abitativa

Il caso del rugbista sfrattato Jader Chalonec ha riacceso i riflettori su una situazione drammatica

Tra famiglie e singole persone, attualmente sono una sessantina i casi di emergenza abitativa in città. Mentre sono circa duecento le domande in lista d’attesa per un alloggio popolare. Per fronteggiare con ancora più efficacia queste problematiche, il Comune ha avviato il progetto “Abitare sociale”, che in aprile si concretizzerà nell’apertura del nuovo Sportello Casa.

In questi giorni il tema della residenza a San Donà è diventato di stretta attualità, dopo lo sfratto del rugbista Jader Chalonec e della sua compagna dall’alloggio dell’Ater in cui aveva vissuto la madre dell’atleta, scomparsa lo scorso 7 marzo. Ma anche nella sua ultima seduta il Consiglio comunale aveva affrontato il tema casa, in seguito a un’interrogazione di Anna Maria Babbo. Attualmente il Comune dispone di 402 alloggi popolari, di cui 193 assegnati, 172 venduti a prezzi calmierati e 37 ancora vuoti, non abitabili perché fuori norma. C’è poi il patrimonio dell’Ater, che ammonta a 380 appartamenti: 368 già in locazione, 12 sfitti.

«Abbiamo una sessantina di persone o famiglie con difficoltà abitativa, di cui cerchiamo di farci carico pur tra molte difficoltà», ha spiegato l’assessore al sociale Maria Grazia Murer, «negli ultimi anni il bisogno abitativo si è esteso a fasce sempre più ampie di popolazione, come testimoniano gli aumenti degli sfratti esecutivi e le richieste di alloggi con canone calmierato. È stata approvata e completata la graduatoria del bando casa 2012 ed è in fase di istruttoria quella per le domande presentate nel 2013. Sottolineo che il lavoro di primo ascolto telefonico svolto dai servizi sociali a favore di circa 130 soggetti con fragilità, tra i circa 200 cittadini in lista d’attesa, ha permesso di identificare una decina di condizioni con problematiche di sfratto imminenti o minori coinvolti».

Il problema è che, per la penuria di alloggi, le nuove assegnazioni sono poche a fronte delle domande. «È indubbio che la situazione è pesante. A fronte di questo», ha concluso l’assessore Murer, «è stato approvato in giunta il progetto Abitare Sociale. Nell’ambito di questo progetto, ad aprile verrà attivato lo Sportello Casa, che sarà molto importante soprattutto per il servizio di accompagnamento».

Lo Sportello casa dovrà accogliere le richieste e le segnalazioni di disagio che arrivano anche dagli enti territoriali preposti. Ma pure fornire informazioni al cittadino e svolgere un’importante attività di ascolto.

Giovanni Monforte

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