San Donà, disabile derubato della sua bici a tre ruote. «Vi prego, restituitela»
«Non riuscirete a rivenderla, mettete una mano sul cuore»
SAN DONA’. Derubato della bicicletta a tre ruote per i disabili, pensionato di San Donà denuncia pubblicamente lo sfregio subito nei giorni scorsi in pieno centro. Antonio Mammoletto, 82enne, ex barbiere originario della Puglia e da decenni residente a San Donà con la sua famiglia, è stato colpito da ben due ictus. È ancora in piedi grazie alla sua tempra d’acciaio, ma questo deprecabile furto lo ha proprio messo a terra moralmente.
Si trovava in via XIII Martiri giovedì quando ha lasciato la sua caratteristica bicicletta, con due ruote posteriori per non perdere l’equilibrio, “parcheggiata” davanti a un ufficio in cui si era recato per pochi minuti. Quando è uscito non l’ha più trovata.
Una bicicletta speciale per disabili costa quasi 1000 euro e per lui è essenziale per muoversi poiché non può più guidare l’auto e non cammina neppure agevolmente. Ma è ancora lucido e brillante, sempre elegante e ben pettinato, la battuta pronta che lo ha reso famoso anche al centro anziani.
Ora lancia un appello a chi ha rubato la sua bici: «Vi chiedo di tornare suoi vostri passi voi che potete ancora sulle vostre giovani gambe e restituirmi la bicicletta. Ho la pensione minima, sono anziano e malato, ma questo mezzo per me è essenziale nella vita quotidiana. Sono spese che non posso sostenere con facilità e adesso sono a piedi, bloccato a casa perché non posso muovermi e camminare come un tempo senza rischiare di cadere».
Giovedì ha avuto un colpo al cuore quando non ha più visto la sua bicicletta. Non credeva ai propri occhi e a un certo punto ha chiamato la moglie perché lo aiutasse a tornare a casa in via Tagliamento. Un furto che ha suscitato la reazione sdegnata di amici e parenti.
«Spero proprio che queste persone si ravvedano», conclude, «ora che è Natale e tutti dovrebbero essere più buoni e coscienziosi. Non credo che riusciranno a rivenderla e dovrebbero restituirmela per non avere un peso sulla coscienza».
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