San Donà, diciottenne morsa al volto da un pitbull
SAN DONÀ. Attaccata e morsa al volto da un pitbull, giovane sandonatese finisce all’ospedale con varie ferite e alcuni punti di sutura. La tradizionale scampagnata del 25 aprile sulle grave del Piave poteva trasformarsi in tragedia per R.G., 18 anni, di San Donà. L’episodio è accaduto nel pomeriggio di mercoledì a Negrisia di Ponte di Piave, nel Trevigiano. La famiglia ha denunciato il fatto ai carabinieri di San Donà e lancia un appello a eventuali testimoni, che potrebbero fornire indicazioni utili a rintracciare il proprietario del cane. Chiunque sapesse qualcosa, potrà contattare il 324-8655119.
Secondo quanto raccontato dalla famiglia, mercoledì R.G. si era recata, insieme ad alcune amiche e amici (in tutto una decina di giovani) a Negrisia per festeggiare San Marco in riva al fiume. Ad accompagnare la ragazza era stata la madre, che avrebbe dovuto andare a riprenderla a metà pomeriggio. Verso le 16.30 è accaduto il fattaccio. «Mia figlia era tranquillamente seduta su un asciugamano insieme a un amico, mentre gli altri compagni erano sparsi nelle vicinanze. A un certo punto», racconta il padre della ragazza, «è arrivato di corsa un pitbull di grossa taglia color grigio scuro, assolutamente libero e senza museruola. Il cane ha attaccato mia figlia, senza motivo, al volto, con un morso che ha coinvolto la parte destra del viso, sulla guancia e sotto il mento. Il cane si è subito dileguato. Alcuni degli amici di mia figlia hanno cercato di rintracciare l’animale e il proprietario, anche andando nel parcheggio distante alcune centinaia di metri, ma senza successo».
Nella concitazione del fatto, inoltre, nessuno degli amici della diciottenne è riuscito a capire, anche per un’eventuale descrizione, chi fosse il proprietario (o i proprietari) del cane. Nel frattempo è arrivata anche la madre della giovane, che ha subito accompagnato la figlia al più vicino Pronto soccorso, quello dell’ospedale di San Donà. «Qui i medici hanno pulito le ferite», prosegue il padre di R.G., «e le hanno dato quattro punti di sutura sulla ferita sotto il mento».
Adesso la ragazza dovrà sottoporsi ad alcune visite di controllo, tra una settimana e poi tra una ventina di giorni. La speranza è che non insorgano complicazioni, con eventuali infezioni alla ferite, specie a quella riportata sotto il mento. Resta il fatto che l’episodio poteva avere conseguenze anche più gravi per la ragazza. Senza trascurare il pericolo corso da tante altre persone che mercoledì si trovavano sulle grave del Piave a Negrisia. Ieri mattina R. G. , accompagnata dal padre, si è recata a sporgere querela ai carabinieri di San Donà. La famiglia lancia un appello a chiunque potrebbe aver visto qualcosa. «Sarebbe utile, per avere informazioni in merito per poter rintracciare i proprietari del cane», conclude il padre della giovane.
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