San Donà, boom di nascite «Ostetricia d’avanguardia»
Ostetricia e ginecologia a San Donà, dati in crescita e un reparto che già vanta servizi all’avanguardia. Intanto Portogruaro vede confermato il punto nascite. Il numero dei parti a San Donà è incrementato del 10,4% raggiungendo quota 658. I dati sono interessanti. Rispetto al numero complessivo, la maggioranza è avvenuta in modo naturale mentre il 25% sono stati cesarei (-3% rispetto al 2014) e di questi il 20% sono stati tagli cesarei primari. Positivo anche il dato riguardante le donne che hanno scelto di donare il sangue del cordone ombelicale, sono raddoppiate rispetto al 2014.
«Siamo ritornati ai numeri del 2012», spiega il primario di ostetricia e ginecologia Antonino Di Lazzaro, «il trend, in controtendenza rispetto a quello nazionale, è stato in crescita durante tutto il 2015 e su questo ha impattato in modo minimale la temporanea chiusura del punto nascite di Portogruaro. Il buon risultato evidenzia che la popolazione ha fiducia in questo reparto, perché funziona bene, perché ha personale preparato e attento nel soddisfare le esigenze delle partorienti, perché è fornito di ottime tecnologie e, in caso di problemi, si avvale della unità di Patologia Neonatale che permette ricoveri di neonati dalle 32 settimane, garantendo quindi un elevato grado di sicurezza per la partoriente e per il neonato».
Nel 2015 l’ostetricia e ginecologia di San Donà ha potuto contare su due ecografi di ultima generazione che rilevano immagini in 3D e 4D, un nuovo lettino per la sala parto che in pochi minuti può diventare lettino da sala operatoria per i cesarei urgenti. L’analgesia in travaglio di parto (parto senza dolore) è attiva nelle 24 ore. Le donne in travaglio possono inoltre usufruire di palloni, sgabelli, tappetini, sottofondo musicale, aromaterapia per alleviare i momenti dolorosi precedenti al lieto evento.
«L’ostetricia e ginecologia di San Donà è oggi un reparto di alto livello, mi complimento con il dottor Di Lazzaro e con tutto il suo staff», commenta soddisfatto il direttore generale Carlo Bramezza, «oltre alla presenza di personale qualificato e della neonatologia che offre ulteriore sicurezza alle neomamme l’azienda ha investito molto anche in tecnologia e finalmente ora si inizia a raccoglierne i frutti. Sarà così anche per il punto nascite di Portogruaro che verrà riaperto non appena ripristinato il personale, ad iniziare dal nuovo primario. Condizione indispensabile per garantire la massima sicurezza alle donne e ai i neonati».
Giovanni Cagnassi
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