San Donà, arriva il daspo urbano contro la microcriminalità
![Foto Agenzia Candussi/ Scattolin/ Mestre, Auditorium Città Metropolitana, via Forte Marghera/ Convegno "Le periferie della città metropolitana di Venezia" - nella foto: Andrea Cereser sindaco di San Donà di Piave](https://images.nuovavenezia.it/view/acePublic/alias/contentid/55fb7e4d-ab50-417a-9adb-fc7d70d09b0b/0/giulia-candussi-conferenza-periferie.webp?f=16%3A9&w=840)
SAN DONA'. Daspo urbano contro le frequentazioni pericolose nei locali e quartieri. Fondamentale sarà ancora una volta la collaborazione dei cittadini che dovranno informare Comune e forze di polizia. I gestori di pubblici esercizi sono avvertiti. Adesso ci sarà il diretto coinvolgimento dei sindaci nella sicurezza urbana, come ha evidenziato Andrea Cereser dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Minniti sulla sicurezza, entrato in vigore in questi giorni. «L’argomento merita ulteriori approfondimenti, per comprendere meglio quali possono essere tutte le sue implicazioni», preannuncia il sindaco, «perciò sul tema a breve organizzeremo un incontro pubblico».
Il decreto prevede forme di cooperazione tra il prefetto e il sindaco, aumenta il potere di ordinanza e urgente del sindaco, affida al questore il potere di disporre, per ragioni di sicurezza, il divieto di accesso e stazionamento vicino a determinati locali pubblici a condannati in via definitiva, negli ultimi tre anni, per reati legati agli stupefacenti. L’istituto è stato battezzato come il daspo urbano, richiamando gli stessi provvedimenti adottati per gli stadi di calcio. «Si attribuiscono poteri concreti di intervento che vanno al di là della semplice sanzione, che tanto nessuno pagava. È però importante la collaborazione dei cittadini», aggiunge Cereser, «succede troppo spesso che la lamentela di fronte a questo o quell’elemento di decoro urbano si limita a un post sui social o alla classica invettiva. Qualunque intervento del sindaco, invece, deve essere giustificato da atti, quindi da denunce da parte dei cittadini».
Già prima del decreto, le ordinanze del sindaco avevano permesso interventi diretti per il decoro, a esempio nei confronti di un minimarket in vicolo Nuovo e vari sgomberi di edifici. Sempre nell’ambito della sicurezza urbana, la collaborazione tra amministrazione e forze dell’ordine ha favorito il controllo di piazza IV Novembre. «La sicurezza è l’unico settore in cui l’amministrazione ha acceso un mutuo in tempi di bilanci che non consentono distrazioni», ricorda Cereser, «questo dà la misura dell’importanza che viene attribuita alla legalità e al rispetto delle regole».
«Contrastare il degrado», conclude, «equivale a contrastare quei fattori di discriminazione, marginalità, miseria che portano molte persone all’esclusione sociale, ed è importante che il decreto lo riconosca. L’impegno di questa amministrazione verso il sociale, la promozione della persona, diventa un impegno anche per la sicurezza».
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