San Camillo, la firma è arrivata La gestione è di Villa Salus

LIDO. Come da pronostico, l’Irccs San Camillo è definitivamente passato nelle mani di Villa Salus e la casa di riposo Stella Maris è finita alla Codess. Il fondo Silver Fir, invece, ha acquistato le mura di entrambe le strutture. Viene così a completarsi la complessa operazione che si trascina da più di un anno e il cui valore economico complessivo supera i 20 milioni di euro. Da ieri, comunque, la San Camillo srl (società creata dalla fondazione Opera in cui è confluito il ramo d’azienda dell’Irccs) è stata acquistata dalla congregazione delle suore mantellate Serve di Maria, e cioè dalla casa di cura sul Terraglio, che otterrà in gestione trentennale l’ospedale stesso degli Alberoni. Stessa durata anche per la concessione dello Stella Maris, di cui si occuperà la cooperativa Codess. Se i camilliani preferiscono al momento non commentare le novità, Donato Menichella (segretario nazionale associazione medici istituti religiosi ospedalieri) si dice soddisfatto per la conclusione della trattativa.
La partita adesso si sposta sul futuro dei lavoratori. È proprio questo il punto che desta maggior preoccupazione nei sindacati. Il cui fronte, però, è ormai diviso da tempo. Da una parte, la Uil negli ultimi tempi ha parlato della creazione di una società in cui far confluire il ramo d’azienda dell’istituto di ricovero come un atto dovuto. E le preoccupazioni del sindacato circa il rispetto del mantenimento della classificazione “Irccs”, secondo Piero Polo sono svanite con la delibera 1137 con cui la giunta regionale ha riconosciuto ufficialmente il nuovo soggetto acquirente, cioè Villa Salus. Dall’altra parte, però, Cgil e Cisl continuano a dirsi preoccupate per il futuro dei 220 lavoratori dell’ospedale e dei 141 dello Stella Maris. Ancor di più, a detta dei rappresentanti Giancarlo Da Lio e Massimo Grella, dopo il mancato incontro di lunedì in prefettura. Un rifiuto da parte di Villa Salus e Fondazione San Camillo che, per le due sigle sindacali, ha negato “ogni risposta in ordine alla tenuta occupazionale” di tutti i dipendenti attualmente senza contratto a tempo indeterminato. —
Eugenio Pendolini
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