Salvini: "Ho già lasciato fin troppo tempo, si parte con Zaia"
VENEZIA. «Non ci sarà nessun Consiglio federale lunedì. Per quel che riguarda il Veneto ho dato a tutti la possibilità di scegliere e ho lasciato tempo, anche troppo. La questione è chiusa, ora si parte con Zaia»: lo ha detto all'Ansa Matteo Salvini, interpellato sulla questione delle elezioni in Veneto.
«Stamani sui giornali ho letto un sacco di cose fantasiose: oggi per esempio secondo qualcuno dovrei andare ad Arcore, poi lunedì fare un Federale, insomma io che giro, faccio cose, vedo gente....Ma non è questa la verità, la realtà non è questa - ha aggiunto Salvini - Non ci sarà nessun Federale lunedì, non è stato convocato alcun Consiglio». «Sulla questione del Veneto - conclude Salvini - ho lasciato fin troppo tempo per pensare e risolvere le cose. Adesso stop. Si parte con Zaia e basta».
Moretti (Pd): "La destra litiga? Serve una nuova stagione". «La destra veneta litiga e va in piazza con i neofascisti? È ora di aprire una nuova stagione». È il tweet della candidata del centrosinistra per le regionali in Veneto Alessandra Moretti in relazione alla manifestazione organizzata sabato a Venezia con Giorgia Meloni e Roberto Salvini sulla sicurezza.
Berti (M5S): "Tempi corti per le firme ma non abbiamo paura". «Di certo c'è solo che si faranno, ma Luca Zaia non si decide a fissare una data per le elezioni regionali e ogni giorno che passa va a complicare una situazione già gravissima, che rischia di trasformarsi in una minaccia per la democrazia in Veneto», a dirlo, puntando il dito contro una manovra del governo veneto che mira a rendere difficile l'accesso alla tornata elettorale, è il candidato alla presidenza della regione per il Movimento 5 Stelle, Jacopo Berti.
«I burocrati dei partiti hanno paura di noi – rivela Berti – e provano a spaventarci, obbligandoci a raccogliere migliaia di firme in tempi brevissimi per poter partecipare alle elezioni. Ma non ci spaventano i numeri, e neppure i tempi stretti. Capisco invece che nel loro modo di pensare questo sia un problema, dato che la falsificazione delle firme per la presentazione delle liste è stata un malcostume diffuso per anni. Me li vedo chiusi in consiglio regionale ad arrovellarsi per inventare qualsiasi cosa che sia in grado di tenerci fuori, ma non ce la faranno mai. Stiamo arrivando e abbiamo i veneti dalla nostra parte».
Il Movimento teme che i giochi di potere mirati all'esclusione dei candidati a 5 stelle possano invece creare danni collaterali gravissimi per la democrazia. «Penso – avverte Berti – a quei partiti che, dovendo comunque fronteggiare sbarramenti e cavilli vari post voto, potrebbero avere anche seri problemi nel raccogliere le firme necessarie con i tempi brevi imposti da Zaia. Mi viene in mente Indipendenza Veneta, tanto per fare un nome, ma potrebbe essere una semplice coincidenza. Che ce lo spieghi il governatore, quando avrà zittito con le purghe le sue beghe di pollaio veronesi».
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