Salvini a Punta Canna: "Le idee del passato non vengano processate"

Il leader del Carroccio a Chioggia prende le difese del proprietario della spiaggia "fascista" e chiede l'abolizione del reato di apologia del fascismo
Salvini a Punta Canna (foto Lorenzo Porcile)
Salvini a Punta Canna (foto Lorenzo Porcile)

VENEZIA. Matteo Salvini ha fatto visita martedì mattina alla spiaggia "fascista" di Chioggia, Playa Punta Canna, diventata famosa per l'allestimento in stile ventennio pensato dal suo gestore, Gianni Scarpa, che poi - su ordine della Prefettura - ha dovuto togliere i cartelli con foto e slogan di Mussolini. Scarpa è indagato per apologia di fascismo. «Questa non è una visita politica - ha detto il segretario della Lega - ma di sostegno di un'attività professionale che dà lavoro a decine e decine di persone. Non mi interessano le idee di questo o quel bagnino, questo o quello stabilimento balneare. Mi interessa che in Italia si possa fare liberamente impresa e che le idee del passato non vengano processate». 

Salvini con Gianni Scarpa a Punta Canna

Quanto al reato di apologia di fascismo, secondo Salvini «è da cancellare, come la legge Mancino e tutti i reati di opinione. Processare le idee, di destra o di sinistra, mi sembra veramente folle. Se poi vogliamo fare il triste giochino dei morti sulla coscienza, se guardiamo le bandiere rose lì c'è probabilmente sono molto più sangue».

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