Salviato: «Mi sto riprendendo» E lunedì racconterà la sua storia

Il tecnico 48enne si è sottoposto ad alcuni controlli medici: «Sono dimagrito, ma in buone condizioni» A Trebaseleghe grande attesa per la serata-testimonianza dal titolo “Una notte lunga 243 giorni”
Di Alessandro Ragazzo
BELLUCO.INTERVISTA SALVIATO TREBASELEGHE
BELLUCO.INTERVISTA SALVIATO TREBASELEGHE

MARTELLAGO. «Mi sento bene, sto riprendendo un po’ alla volta la vita normale». Sono le parole di Gianluca Salviato, raggiunto ieri al telefono quando si trovava nella sua casa di Trebaseleghe. Dopo il rientro di domenica dal rapimento in Libia, il tecnico 48enne si è sottoposto ad alcuni accertamenti all’ospedale di Cittadella. «I sanitari mi hanno trovato in buone condizioni» continua l’uomo «anche se dimagrito. Lunedì ho avuto uno scarico psicologico dopo quanto successo il giorno prima con il ritorno dai miei familiari e ho chiamato il medico. Già ora sto meglio».

Sempre sabato, quando ha saputo della liberazione, Salviato ha scambiato due parole al telefono anche con il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Ora per il 48enne si prospetta un periodo di riposo dopo otto mesi in mano ai rapitori e con un pensiero per la testa: nel Nord Africa non ci tornerà. Lo stesso tecnico ha avuto la notizia del ritorno a casa a Martellago dopo un periodo in ospedale anche del padre Flavio: non si ancora quando i due si vedranno. Ma quando al papà gli si chiede del figlio, risponde: «Sono contento». A metà, pomeriggio Gianluca Salviato è andato a far visita ai genitori, recandosi per la prima volta a Martellago dopo essere rientrato in Italia. Un incontro commosso, durato alcuni minuti, con il 48enne che ha detto di essere riuscito, finalmente, ad andare dal barbiere a farsi barba e capelli.

La madre Gelsomina Bergamo vede finalmente ricomposta la famiglia dopo un incubo che sembrava interminabile, anche se le speranze di riabbracciarlo non erano mai svanite. «I problemi peggiori sono passati» spiega ora più sollevata «e non so ancora quando rivedrò Gianluca. Lo sento tutti i giorni, gli chiedo se sta bene, lui risponde in modo affermativo. Ma cerco di lasciarlo tranquillo, sto un po’ in disparte. Dice che non vuole più tornare in Libia? Lo spero bene. Stiamo vivendo una bella giornata, finalmente siamo di nuovo assieme».

Il Comune di Martellago non ha ancora deciso se organizzare qualche cerimonia o iniziativa per celebrare la sospirata liberazione. Intanto si è già mosso il Comune di Trebaseleghe, dove Salviato abita. “Una notte lunga 243 giorni”: è il titolo della serata organizzata dall’amministrazione per lunedì prossimo alle 20.30 nell'Auditorium Comunale, durante la quale Gianluca Salviato racconterà la sua esperienza di rapito in Libia per otto mesi. «Abbiamo chiesto a Gianluca di raccontare la sua esperienza» dichiara il sindaco Lorenzo Zanon «saranno presenti molte persone e autorità che hanno partecipato direttamente o indirettamente agli eventi di questi 8 mesi. Poi sentiremo come ha vissuto questi 8 mesi di angoscia Katia, la moglie di Salviato. Sarà un racconto che porrà la parola fine alla vicenda, così Gianluca potrà staccare e trovare un po’ di serenità».

Lunedì pomeriggio o martedì mattina Zanon e Salviato andranno su con il braccio di una gru a togliere lo striscione a sostegno della liberazione di Salviato rimasto esposto per tutto questo tempo. Salviato ha deciso di non tornare subito al lavoro. «Ho due mesi di ferie maturati negli 8 di prigionia» ha detto Salviato «adesso mi faccio una vacanza e mi dedico a trovare gli amici qui a Trebaseleghe che sono stati tutti grandiosi nello stare vicino a Katia. Per andare nuovamente all’estero aspettiamo di vedere cosa succede».

(ha collaborato

Giusy Andreoli)

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