«Salviamo Polfer e Polstrada»
Chiusura del posto di polizia ferroviaria a Portogruaro, si teme ora per le conseguenze anche a San Donà in termini di sicurezza in tutta l’area della stazione e più in generale del territorio dove la ferroviaria è un valido supporto per le altre forze di polizia. L’ipotesi iniziale del ministero prevede anche la fine del distaccamento della stradale di Portogruaro, che verrebbe fuso con San Donà, in prospettiva di un trasferimento a Noventa vicino al casello, i risultati per tutto il Sandonatese potrebbero essere molto preoccupanti.
Al momento pare che la stradale diventi sottosezione di San Donà e la ferroviaria avrà sede al commissariato. Il sindacato di polizia Coisp con il segretario generale provinciale Franceso Lipari ha fatto un’analisi del territorio e dei suoi rischi assieme all’ispettore superiore della polizia ferroviaria, e tra i referenti territoriali del Coisp, Lauro Catto. Sono preoccupati. «La chiusura del posto di polfer a Portogruaro», dice Lipari, «avrebbe effetti davvero devastanti anche per la stazione di San Donà che già versa in uno stato di degrado e profonda insicurezza. La polfer esegue controlli regolari a San Donà che è una zona molto calda, anche sul fronte della lotta ai clandestini. Sono migliaia i controlli effettuati ogni anno tra Portogruaro e San Donà. E per quanto riguarda il distaccamento di polizia stradale, la situazione è molto simile perché anche in questo caso, con la fusione a San Donà, il personale viene ridotto».
La presa di posizione del Coisp arriva in un momento molto delicato per San Donà e il Veneto Orientale, alle prese con un appassionato dibattito sulla sicurezza che parte dalle amministrazioni comunali e arriva fino ai cittadini e alle loro associazioni. Si moltiplicano serate e incontri pubblici che hanno come tema principale l’esigenza dei cittadini di avere una certezza della pena e adeguati controlli della forze di polizia. (g.ca.)
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