Salvato dal suicidio da un giovane eroe

Anziano di Marcon tenta di buttarsi sotto un treno, alzato di peso da un pendolare. L’uomo è rimasto ferito a una gamba

MOGLIANO. Si è seduto sulla banchina della stazione di Mogliano, con i piedi penzolanti sulla massicciata e all’arrivo del treno per Venezia delle 13.34, ha provato a gettarsi sui binari. A impedire che L.E., pensionato di 72 anni, residente a Marcon, mettesse così tragicamente fine alla propria vita, è stato un pendolare di Salzano che aspettava a due passi l’arrivo del convoglio. Il suo nome è Aniello Volpe e il suo intervento è stato provvidenziale: quando ha capito che l’anziano stava per lasciarsi andare è intervenuto, l’ha acciuffato per un braccio e l’ha salvato dal tragico destino. Tutto è avvenuto in pochi secondi, attimi concitati, proprio davanti alla porta della biglietteria della stazione.

Sono numerosi i testimoni che hanno assistito alla scena: uno solo, tra i tanti, è riuscito a vincere la paura e la diffidenza entrando in azione e strappando il settantaduenne alla morte. Eroe per un giorno, Volpe ha vinto ogni esitazione e con la sua robusta corporatura ha sollevato l’uomo trascinandolo in salvo mentre il treno, con i freni al massimo, procedeva la sua corsa. Malgrado l’intervento coraggioso del giovane, l’impatto con la motrice è stato però inevitabile. L’anziano, prima di essere tratto in salvo è stato urtato violentemente alla gamba dal treno, ferendosi in modo grave. Risulta ricoverato al Ca’ Foncello: dichiarato fuori pericolo, ma la sua condizione è comunque grave. Ancor più concitate sono state le fasi immediatamente successive al salvataggio: l’uomo infatti, totalmente disperato, avrebbe urlato con violenza ribadendo la volontà di farla finita. In tutto il quartiere, a est e ovest della ferrovia, in quegli istanti riecheggiava il forte sibilo del freno d’emergenza. Subito dopo lungo il Terraglio hanno risuonato le sirente del pronto intervento del Suem. Sono intervenuti anche gli agenti della Polfer di Venezia e i carabinieri di Mogliano. La polizia ferroviaria ha avviato immediatamente le indagini, trattenendo Aniello Volpe per le prime deposizioni. Il treno proveniente da Treviso e diretto a Venezia è rimasto fermo a Mogliano, per oltre un’ora. Solo dopo il nulla osta del magistrato il convoglio ha potuto ripartire verso il capolinea.

Tra le motivazioni del disperato gesto dell’uomo vi sarebbe un precedente litigio in ambito famigliare. I testimoni raccontano di averlo visto arrivare a bordo di una Panda (poi recuperata dai parenti), parcheggiandola a due passi dall’ingresso della stazione, in via Toti dal Monte, e dirigersi tempestivamente verso i binari. Ma il suo tentativo di farla finita, è stato provvidenzialmente vanificato dal coraggioso intervento del giovane di origini campane, ma residente a Salzano.

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