«Salvati dal miagolio del nostro gatto»

Anna Vallese era in casa con la madre e lo zio: ho sentito “Ciccio” e siamo riusciti a scappare

JESOLO. «Abbiamo sentito il nostro gatto “Ciccio” che miagolava e ci siamo svegliate». Dal racconto di Anna Vallese si comprende che grazie a Ciccio la famiglia si è salvata. Lei, la mamma e lo zio gli devono la vita perché è stata una questione di minuti per non dire di secondi dal non svegliarsi più dal sonno. Ancora pochissimo tempo e non ce l’avrebbero fatta perché i fumi li avrebbero addormentati e avvelenati.

A prendere fuoco soprattutto le plastiche nella cucina, diffondendo le fiamme in breve tempo in tutto il piano terra e poi al piano di sopra. Le esalazioni sarebbero state fatali se non si fossero svegliati tutti e tre i residenti al piano sopra il ristorante dove ardeva il fuoco.

Vallese è adesso ricoverato per un attacco cardiaco all’ospedale di San Donà, ma ormai fuori pericolo e seguito nel reparto di unità coronarica. «È stato terribile», continua la signora Anna, «l’odore era molto acre e quando ci siamo affacciati abbiamo visto tutto quel fumo dal basso. Abbiamo dato l’allarme, ma ormai era davvero tardi per poter salvare la struttura».

Ieri all’angolo di via Correr è arrivato anche il gestore attuale del locale, ormai da 2 anni, Gianni Grillo, noto imprenditore della zona. «Avevamo chiuso verso le 21», ricorda Grillo, «anche perché non c’era molta gente. La griglia era stata accesa, forse qualche brace non si era spenta del tutto. Riteniamo che una folata di vento, durante l’improvviso maltempo di domenica sera e notte, possa aver alzato e portato le braci verso la zona della cucina dove qualche parte di plastica ha preso fuoco e scatenato l'incendio in tutto il piano terra e poi a quello superiore».

Ormai la stagione è compromessa e anche le due famiglie dovranno trovarsi una nuova sistemazione. (g.ca.)

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