Salvata all’ultimo minuto dal tumore al colon

Nadia Nordio, 72 anni, operata d’urgenza dall’équipe di Chirurgia di Chioggia «Avevo sottovalutato gli screening oncologici, invece sono fondamentali»

CHIOGGIA. Arriva in Pronto soccorso con dolori lancinanti e scopre di avere un tumore al colon che richiede un intervento d’urgenza. A raccontare una vicenda tragica, che per fortuna si è risolta bene, è la signora Nadia Nordio, 72 anni, che ha deciso di rendere pubblica la sua storia per una doppia finalità, ringraziare la professionalità e l’umanità del reparto di Chirurgia di Chioggia e lanciare un appello a sostegno degli screening oncologici che permettono di anticipare le diagnosi e salvare la vita.

La signora ammette di aver ignorato più volte le lettere di invito a sottoporsi al test del sangue occulto nelle feci (che permette di diagnosticare la presenza di una neoplasia al colon retto ndr) che avrebbe potuto evitarle una corsa contro il tempo, un’operazione complicata e una convalescenza più lunga.

Quando la signora è arrivata al Pronto soccorso la situazione era disperata e i chirurghi hanno deciso un’operazione d’urgenza che l’ha salvata in extremis. «Sono una persona profondamente religiosa», spiega Nadia Nordio, «e sono convinta che il Signore abbia toccato le mani del chirurgo che mi ha operata. Se oggi sono qui, parlo, cammino e posso vivere la mia quotidianità, è grazie ai chirurghi di Chioggia, diretti dal primario Salvatore Ramuscello. Quando gli esami hanno chiarito il motivo di quei dolori insopportabili, i medici non hanno perso tempo. Tutto si è svolto velocemente, con professionalità e attenzione. Tutta l’équipe ha dimostrato grande umanità e cordialità aiutando me e la mia famiglia ad affrontare un momento molto delicato». Ora la signora è stata dimessa e segue un programma assistenziale ben definito. Ha deciso di inviare una lettera per ringraziare il direttore generale dell’Asl 14 Dal Ben e il primario Ramuscello e per lanciare un messaggio di sensibilizzazione alla partecipazione agli screening oncologici. «Quante volte mi è arrivata in questi anni la lettera d'invito e non ci ho dato la giusta importanza», ammette la signora, «se avessi aderito avrebbero scoperto molto prima il polipo, l’intervento sarebbe stato meno importante e probabilmente avrei evitato le terapie. Suggerisco a tutti di partecipare, gli esami sono indolori e gratuiti e possono salvare la vita».

Da anni l’Asl 14 promuove gli screening per diagnosticare precocemente il tumore alla mammella, all’utero e al colon. Le persone candidate allo screening ricevono direttamente una lettera di invito a casa dove è spiegato nel dettaglio cosa fare. In caso di esito negativo la risposta viene comunicata per posta, in caso contrario la persona viene contattata e seguita in un percorso di approfondimento.

Elisabetta Boscolo Anzoletti

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia