«Salvare il welfare dai tagli» La mobilitazione dei pensionati

Domani manifestazione di Cgil, Cisl e Uil al Toniolo per dire no al budget diminuito di 126 milioni I sindacati: «La Regione ha annunciato la retromarcia? È solo per far passare le elezioni»
Di Francesco Furlan

L’obiettivo è difendere il welfare, e per farlo i pensionati di Cgil, Cisl e Uil si sono dati appuntamento per domani, 6 febbraio, alle 9.30, al teatro Toniolo. Sarà una kermesse a più voci contro la sospensione annunciata dalla Regione delle 35 prestazioni "aggiuntive" ai livelli essenziali di assistenza (i cosiddetti servizi extra Lea) della sanità veneta, che così potrà sforbiciare il budget di 126 milioni di euro. Poco importa che la Regione, come risposta ad una grande mobilitazione di associazioni, sindacati e partiti, abbia già ingranato la retromarcia, mettendo di fatto uno stop alla delibera approvata la vigilia di Natale, che congelava (a partire dal primo gennaio) l'erogazione di una lunga serie di prestazioni, ritenute fondamentali da disabili e anziani. «Mobilitazione confermata», spiegano Adolfo Berti, Rita Turati e Valter Sperotto, segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil pensionati, «per tenere alta la guardia e l’attenzione».

I sindacati infatti ritengono che la retromarcia della Regione vada interpretata come «un maldestro tentativo della maggioranza di centrodestra di traguardare le elezioni nel modo più indolore possibile». E non a caso la manifestazione si chiama “Tempo scaduto”.

«Con questo rinvio dei tagli», aggiungono Cgil, Cisl e Uil, «perché è di questo che si tratta e non di un ripensamento sincero della manovra, si illudono migliaia di famiglie che presto si troveranno a dover sostenere migliaia di euro di spese per prestazioni socio sanitarie indispensabili nella quotidianità o rinunciare in toto al servizio. Privare le persone non autosufficienti di queste prestazioni porta alla cancellazione dell'integrazione socio-sanitaria, da sempre patrimonio del modello veneto di assistenza che i sindacati dei pensionati intendono difendere con qualsiasi mezzo».

L’iniziativa dei sindacati segue quella dei giorni scorsi organizzata dalle associazioni di disabili. Sotto l’ombrello dei servizi extra lea ci sono una serie di servizi che, pur essendo classificati come non essenziali, sono fondamentali per le cure delle persone. A livello regionale, secondo fonti sindacali, sono 200 mila le persone interessate. Si va dai servizi di assistenza domiciliare, agli assegni di cura, al telesoccorso. Una specifica commissione regionale è al lavoro per studiare come far rientrare i tagli ma, spiegano i sindacati, è fondamentale il coinvolgimento delle parti sociali. L’appuntamento è per domani dalle 9.30 al teatro Toniolo. A intervenire saranno, otre ai tre segretari regionali di categoria, i segretari generali di Cgil (Emilio Viafora), Cisl (Franca Porto) e Uil (Gerardo Colamarco). Dopo l’intervento di rappresentanti del terzo settore e del volontariato, la conclusione toccherà a Gigi Bonfanti, segretario nazionale Cisl.

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