Salva il figlio di tre anni che sta soffocando

Chioggia. La mamma ha messo in pratica le manovre di disostruzione imparate a un corso dell’Asl 14. Il bimbo sta bene
Di Elisabetta B. Anzoletti

CHIOGGIA. Ingoia per sbaglio un giocatolino, Susy Pecora, mentre gioca e rischia il soffocamento.

È successo martedì nel tardo pomeriggio ad un bambino di tre anni salvato dalla mamma, Laila Voltolina, che ha praticato con lucidità le manovre di disostruzione pediatrica, imparate dieci giorni prima al corso promosso da Pronto soccorso, Pediatria e asili nido comunali. Al secondo step della manovra il piccolo ha sputato il giocattolo pieno di sangue tornando a respirare. Sul posto anche il personale del Suem che ha consigliato una visita al Pronto soccorso che si è conclusa constatando la buona salute del bambino. Tutto è successo in pochi istanti. Il piccolo era a casa e stava giocando con i personaggi di Peppa Pig. Ad un tratto inizia a tossire e la mamma capisce subito che qualcosa non va. «Ho intuito che avesse ingoiato un gioco», spiega la signora Voltolina, che peraltro è educatrice in un asilo di Venezia «ho detto alla mia amica di chiamare subito il 118 e mi sono fiondata dal piccolo per praticare la manovra di disostruzione pediatrica. Non riusciva a respirare. Ho iniziato con le cinque compressioni interscapolari, ma non sputava nulla. Ho ricominciato e col secondo giro ha sputato il gioco, era Susy Pecora vestita da infermiera. Il personaggio ha le braccia aperte e probabilmente conficcandosi in gola lo ha graffiato perché era tutta ricoperta di sangue».

Il personale del 118, in continuo contatto telefonico, ha ritenuto opportuno arrivare sul posto e controllare il bambino, consigliando una visita al Pronto soccorso per accertarsi che non ci fossero lesioni serie in gola data la presenza di sangue sul giochino. La mamma si è subito recata all’ospedale col piccolo e gli accertamenti hanno escluso complicazioni tanto che il bambino è stato subito dimesso. «Il piccolo sta bene», racconta la signora, «abbiamo solo preso uno spavento enorme. Si pensa sempre che certe cose capitino solo agli altri. Mio figlio non ha mai messo un bocca nulla, nemmeno da più piccolo. Eppure la probabilità che possa succedere esiste sempre. Avevo frequentato il corso di disostruzione già alcuni anni fa, perché lo ritenevo opportuno per il mio lavoro. Quando di recente ho saputo che l’Asl 14 e gli asili di Chioggia lo riproponevano ho pensato che una rinfrescata poteva essere utile».

Ieri mattina la signora Voltolina si è recata in ospedale perché voleva ringraziare personalmente gli organizzatori e spronarli a ripetere con frequenza i corsi che si stanno dimostrando molto utili. «Un grazie di cuore soprattutto alle infermiere», spiega la mamma, «che mettono a disposizione il proprio tempo per insegnare a educatori e genitori una manovra che davvero segna il confine tra la vita e la morte di un bambino. È importante che questi corsi vengano proposti con frequenza e voglio fare un appello ai genitori, ai nonni e a chi lavora con i bambini perché trovino un paio di ore per frequentarli in modo da apprendere questi semplici manovre». All’ultimo corso, quello frequentato anche dalla signora Voltolina al distretto sociosanitario, hanno partecipato oltre cento persone.

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